Centro Mondiale Bnei Baruch per gli Studi di Kabbalah | kabbalah.info

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Sei connesso?

Le nostre vite stanno diventando sempre più virtuali – a partire dalle Banche virtuali sino ad arrivare alle amicizie virtuali. La Kabbalah spiega che questo mondo virtuale è la pietra miliare per arrivare al mondo spirituale, dove tutti noi siamo realmente connessi come un unico corpo.

La connessione è un qualcosa al quale tutti aspiriamo, quel senso di appartenenza, la sensazione di sentirsi amati. La connessione con gli altri è quello che unisce tutti i membri di una famiglia e spinge la gente in tutto il mondo a frequentare club, seguire religioni o aderire a qualche confraternita. Sia che la società giudichi queste specifiche attività, positive o negative, la spinta ad “appartenere” ad uno di questi gruppi è inspiegabilmente forte.

Allo stesso tempo, però, viviamo in un mondo dove la gente è isolata più che mai. Non viviamo più in città o villaggi dove ognuno di noi sapeva tutto di tutti. Ora viviamo in sobborghi o grandi città dove, molto spesso, non conosciamo neppure il nome del nostro vicino di casa! I rapporti con il droghiere sotto casa, con il banchiere e con il venditore porta a porta sono stati sostituiti con le macchine self-service e con lo shopping su Internet, e anche la struttura della famiglia sta cadendo a pezzi. Ecco quanto siamo diventati isolati.

Allungato (oltre) il limite

La saggezza della Kabbalah ci dice che questi due poli opposti - il crescente desiderio per la connessione e il nostro isolamento che aumenta – sono indissolubilmente legati assieme. Il desiderio per la connessione deriva dalle nostre origini spirituali, dove noi siamo tutti uniti come parte di una sola e comune entità. Tuttavia, il desiderio per il godimento a spese degli altri – il nostro egoismo – non ci permette di sentire la nostra esistenza senza questa entità. Noi quindi percepiamo la nostra vita come miliardi di individui separati gli uni dagli altri. Ed è il nostro egoismo – che sta crescendo – che ci sta guidando sempre più lontano gli uni dagli altri.

Il paradosso sta nel fatto che più ci troviamo lontani dagli altri, maggiore diventa il nostro bisogno per la connessione. É un po’ come tentare di allungare un elastico: più lo tiri e maggiore sarà la forza con la quale tornerà al suo stato originario quando lo lascerai. Oggigiorno, l’umanità è stata “tirata” sino ad essere arrivata al suo livello estremo di egoismo e isolamento. Le persone stanno cominciando a crollare sotto alla tensione e al peso di questa situazione, come possiamo riscontrare nelle epidemie di suicidi, depressioni e violenza domestica in tutto il mondo.

Che cosa possiamo fare a proposito di questo? La sola e unica soluzione è quella di iniziare il nostro viaggio di ritorno alla nostra connessione. E sia che lo realizziamo o meno, stiamo già iniziando a farlo, come ci dimostra la crescente influenza di Internet e dei suoi famosi servizi di social net working.

Tecnologia e Comunicazione – Delineando la Connessione

Curiosamente, il mondo hi-tech, che ha svolto una parte importante nel guidarci verso la nostra distinzione e ci ha consentito di essere autosufficienti, ci sta ora offrendo un modo per ricollegarci gli uni con gli altri. I siti di social net working sono ormai i più popolare del web, hanno persino sorpassato un altro polo di gradimento preferito per tanto tempo dal popolo di Internet, la pornografia.

Per un mondo che valorizza l’individualità, Internet non fornisce una minaccia per le persone che vogliono condividere la connessione basata sulle qualità interiori, gli interessi, i desideri e gli obiettivi. Le persone possono sviluppare amicizie con altre persone in tutto il mondo che potrebbero persino non incontrare mai nella vita! Cosa ancora più importante, tutto questo può essere fatto senza le distrazioni che comporta il contatto fisico.

Non dobbiamo avere a che fare con questi amici quotidianamente, o verremo sottomessi da una di queste noiose personalità maniacali che ci porterà a emarginarci. Se non vuoi immischiarti con queste persone, è sufficiente che tu non apra le loro mail o che rifiuti i loro messaggi di invito.

Come può il mondo virtuale renderci incapaci di sviluppare connessioni con gli altri senza l’influenza di fattori esterni? Esso maschera o minimizza fattori come l’apparenza fisica, la razza e la religione, e ci impedisce di connetterci su una base sempre più grande e più profonda quanto meno materiale. Piuttosto che essere interessati dalle qualità esteriori di una persona, dobbiamo entrare in contatto con la sua interiorità – i suoi pensieri, ciò che le piace e ciò che non le piace, le sue impressioni, e persino le sue uniche e personali percezioni.

Ma non è tutto: questo desiderio di connetterci agli altri ad un livello più profondo, e anche di provare i loro pensieri e le loro percezioni più interiori, ha accelerato lo sviluppo della tecnologia senza fili che può effettivamente permetterci di accedere alle percezioni altrui. Noi potremo presto essere capaci di sperimentare un altro mondo attraverso i loro occhi (e le loro orecchie, e le loro mani, ecc)!

Valeria Fuso, una giovane designer italiana, ha creato un “Registratore di Esperienze” – un dispositivo che permette alle persone di cambiare le loro percezioni e esperienze - online. Si tratta di un “guanto” dotato di sensori che rilevano movimenti e temperatura, di foto e video camera e un registratore audio. L’apparecchio può lavorare in regime automatico, catturare ogni movimento della vita di chi lo utilizza, e ha un’opzione di accesso Wi-Fi a Internet, immediato e indipendente.
Un’altra nuova tecnologia che si è rapidamente sviluppata è il “Voice over Internet Protocol” (VoIP), dove ogni cosa viene fatta attraverso la voce, inclusi i comandi, le comunicazioni, e così via. Il VoIP è davvero comodo quando si è in movimento, così che una persona può letteralmente essere connessa con la comunità virtuale durante tutte le ore della sua giornata.

Con l’aiuto di questa tecnologia senza fili, la comunicazione umana sta diventando sempre più virtuale. E, avendo a disposizione questi così facili accessi alla connessione virtuale, sentiamo sempre meno il bisogno di uscire dalle nostre case per incontrare gli altri. Perché paghiamo il gas – che sta diventando sempre più costoso da un giorno all’altro – e perdiamo così tanto tempo negli ingorghi del traffico, quando si possono “vedere” gli altri attraverso lo schermo del computer direttamente nella vostra stessa casa?

Tutti questi fattori assieme stanno facendo di Internet il principale mezzo di comunicazione e di connessione fra le persone. Vista la natura virtuale delle comunicazioni che avvengono in rete, le nostre caratteristiche esteriori scompaiono e il nostro “contenuto interiore” e la nostra connessione stanno guadagnando il centro della scena.

Dal Mondo Virtuale al Mondo Superiore

Straordinariamente, stiamo scoprendo che tutti i fattori esterni sono irrilevanti, e iniziamo a cercare connessioni puramente spirituali. Tuttavia, scopriremo ben presto che le connessioni virtuali che stabiliamo in rete e gli altri mezzi ad alta tecnologia, non sono sufficienti per raggiungere quell’assoluta connessione spirituale che stiamo cercando, e che una maggiore e spirituale connessione è necessaria.

Nello stesso momento, le nostre esperienze con il mondo spirituale ci stanno aiutando nel fare esperienza con ciò che è come per la connessione al di là del regno fisico. Ma piuttosto che connetterci nel solo regno virtuale di questo mondo, dobbiamo imparare a connetterci nel regno spirituale – il livello dove tutti noi costituiamo una sola entità e siamo letteralmente UNO. Non esiste connessione – né riempimento – maggiore di questo.

Numero di Luglio 2009

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