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E' una verità che ci preoccupa ?
Il terremoto in Perù, l'ondata di caldo in Europa, la pioggia a dirotto in Inghilterra, l'uragano in Messico e le alluvioni nella Corea del nord. Possiamo continuare a rimuovere questi giganteschi cambiamenti climatici, ma è meglio svegliarci e pensare come risolvere il problema, prima che giunga la prossima crisi ecologica, e prima ci svegliamo meglio è!
Il 29 agosto 2005, l'uragano ”Katrina” colpì la costa meridionale dell'America e, a causa delle alluvioni, fu necessario evacuare le città sul fiume Mississippi, e per un errore dovuto all’incuria migliaia di cittadini rimasero senza tetto. Come se non bastasse, il danno ai pozzi di petrolio di quella zona ha fatto tremare il sistema economico mondiale.
Sono passati due anni ed il disastro “Katrina”, appare ormai una storia lontana. Di fronte alla catena di disastri naturali che ci colpiscono senza sosta, e che negli ultimi dieci anni sono in costante aumento, la memoria umana dura poco. Sembra che la natura, stavolta, abbia deciso di andare sino in fondo e chiudere il conto.
Sessanta secondi di disgrazie
Ecco solo un flash delle calamità di quest’estate, ed è davvero preoccupante: il recente terremoto in Perù ha provocato la morte di centinaia di persone, e gli evacuati dalle case sono a migliaia. Non molto lontano, in Messico, la popolazione ha seguito con apprensione l’evolversi dell'uragano "Din". Un'ondata di caldo fuori dalla norma ha percorso l'Europa, lasciandosi dietro cinquecento vittime in Ungheria. In Romania, a Bucarest, decine d'ambulanze hanno portato soccorso a cittadini che a causa dell’afa avevano perso i sensi per strada. Sono state disposte anche delle tende di pronto soccorso e la polizia ha distribuito l’acqua per le strade.
In Italia ed in Grecia sono divampati incendi di vaste proporzioni e in varie nazioni d’Europa è stato necessario diminuire la velocità dei treni, perché il caldo aveva danneggiato i binari.
In Inghilterra invece, in solo tre mesi, è scesa una quantità di pioggia fuori dalla norma, provocando alluvioni, interrompendo l’erogazione di energia elettrica e costringendo molte persone a lasciare le case. Anche in Germania e in Corea del Nord le strade sono rimaste allagate, decine di persone sono morte e moltissime altre sono rimaste senza casa.
Secondo i dati della Associazione Metereologica Mondiale, quest’anno stiamo sperimentando il cambiamento climatico più estremo dalla metà del diciannovesimo secolo.
Ad Hollywood va di moda il clima
Persino l’edonista e materialista Hollywood, che ha il culto del commercio e dei piaceri della "bella vita", ha preso molto sul serio questo fenomeno. I dati della crisi ambientale hanno turbato la calma dell'industria del cinema, inducendola ad agire di conseguenza.
"La verità sconveniente”, il film di Al Gore, ex vice presidente americano, è un film che provoca un serio turbamento e che affronta l'argomento del riscaldamento globale, riscuotendo un grande successo, compresi il riconoscimento artistico dell'Oscar e il recente Nobel. Anche il film di Leonardo di Caprio "L'undicesima ora", che affronta lo sviluppo della crisi ecologica mondiale, evidenziando la nostra responsabilità personale, ha avuto una risonanza mondiale.
Anche il celebre Rupert Murdock ha dichiarato che darà la massima priorità all'argomento della crisi ecologica nell'impero mediatico di sua proprietà.
Sembra che dopo un processo di sviluppo incessante, a quasi duecentocinquanta anni dalla rivoluzione industriale, la situazione ecologica mondiale e le sue conseguenze inizino ad essere prese in considerazione come ciò che in effetti mette a repentaglio proprio la specie umana. Se non cambieremo nell’essenza il modo di pensare, ce lo farà fare la natura in persona, a scapito nostro.
Una nuova prospettiva – quella della Kabbalah
La Kabbalah sostiene che, per comprendere la causa della crisi attuale, sia necessario rispettare le leggi che governano la natura. La natura si mantiene in armonia ed equilibrio costanti. Molte ricerche scientifiche hanno evidenziato che se questo equilibrio viene alterato, proprio la natura mette in azione meccanismi che lo ripristinano.
Un altro principio fondamentale è quello di preoccuparsi del prossimo. Possiamo osservare molteplici espressioni di tale principio a tutti i livelli della vita, dalla più semplice alla più complessa. Ogni forma di vita, come ad esempio microbi, formiche, api, fino alle stesse scimmie, è regolata da questo principio. In tutti gli esseri viventi, eccetto l'uomo, questa regola viene attuata in modo naturale, d’istinto, in continuo equilibrio con l'ambiente circondante.
Homo Homini lupus est
L'egoismo umano continua ad accrescere, giorno dopo giorno, esprimendosi ogni volta in modi diversi. L'uomo sfrutta il prossimo, si sviluppa a proprio discapito, godendo spesso della sofferenza altrui. A causa del suo atteggiamento verso il prossimo, egli infrange in modo costante la legge di armonia e di equilibrio della natura. Ma la natura non può cambiare, ha leggi fisse e predeterminate. Ogni infrazione delle leggi che la governano ha le sue conseguenze. Quanto più siamo egoisti, infatti, tanto più deviamo dal corso della natura ed accresciamo lo squilibrio, ed è di conseguenza a questo che le reazioni della natura sono così "dolorose". La natura, in altre parole, non ci fa "sconti". Possiamo mettere la testa sotto la sabbia, ma questo non cambia il fatto che la sabbia scorra, e scorra nella clessidra.
Solamente la conoscenza e la comprensione della legge generale che opera in natura ci potrà aiutare ad uscire da questa crisi globale. A tale proposito, la Kabbalah spiega come entrare a far parte della sublime perfezione esistente in natura.
L'alternativa
L'uomo è l'unica specie che non ha l'istinto innato di mantenersi in equilibrio, in armonia e in pariteticità con il resto della natura. L'uomo è anche l'unico elemento della natura che deve equilibrarsi attraverso la libera scelta nel rapporto con la natura. È un'armonia che va acquisita sviluppando buoni rapporti reciproci, investendovi tutti i nostri sforzi. L'amore per il prossimo deve essere la base di tutto questo, esattamente come accade fra tutti gli elementi della natura.
In che modo si può fare tutto ciò? I Kabbalisti hanno tracciato per noi, fase dopo fase, la strada per dare corso a questo processo che oggi, nel ventunesimo secolo, non sembra più una nostra possibilità di scelta, ma piuttosto una necessità. La saggezza della Kabbalah ci offre un metodo di studio e di trasformazione personale, il quale porta sia alla correzione reciproca dei rapporti che al ripristino dell'armonia naturale, innalzandoci dalla dimensione in cui viviamo adesso, a una dimensione più elevata, dove anche noi godremo dell'eternità e della perfezione della natura.