- REGOLE
- POSTERIORE ED ANTERIORE
- CHE COS’È L’ANIMA?
- DALL’ALTO VERSO IL BASSO E DAL BASSO VERSO L’ALTO
- EMULARE LA CREAZIONE
- IL CORRETTO E LA NECESSITÀ DEL LAVORO DELL’UOMO
- IL MOVIMENTO COME SEGNO DI VITA
Generale e particolare
L’analisi di coloro che hanno studiato la creazione, nel primo concetto, è definita come l’emulazione del lavoro del Creatore. Il lavoro del Creatore si chiama “Provvidenza” o la “natura della creazione”.
Essi non sono chiamati “corpo”, sono chiamati invece “semplice materia di sangue e carne nella sua forma immobile (inanimata), completamente amorfa. Questo avviene perché ogni cosa che è chiamata con il nome di “forma” è considerata come una forza spirituale e non è un corpo.
Il che ci offre la legge attraverso la quale tutti i corpi sono uguali. Però, la forma inanimata non può essere divisa in molti elementi così come la Terra è un singolo corpo che non può essere diviso in tante parti – in quanto non troviamo alcun cambiamento di forma in essa da una parte all’altra.
Inoltre, tutto il potere della moltiplicazione che c’è nel mondo è una meravigliosa forza spirituale. Per questa ragione, tutto ciò che è generale è adatto e lodevole, in quanto arriva dalla forza spirituale, e tutto ciò che è particolare è spregevole e umile. Il che stabilisce la differenza tra un uomo egoista e un uomo che si dedica alla sua nazione.
Non c’è alcun dubbio che il potere della collettività sia definito dal suo potere della moltiplicazione, infatti, se abbiamo deciso che il potere della moltiplicazione è un’importante materia spirituale, allora se la moltiplicazione sarà maggiore, l’uomo sarà più importante.
Ne consegue che colui che si dedica alla sua nazione è più importante di colui che si dedica alla sua città, e colui che si dedica al mondo è più importante di colui che si dedica alla sua nazione. Questo è il primo concetto.
La nascita nella spiritualità
Perciò, come esiste la nascita dell’uomo, per quanto riguarda la costruzione dei corpi, esiste la nascita della collettività. Questo viene fatto attraverso il rinnovamento della forza spirituale, nel senso che lo sviluppo dei concetti è la nascita della collettività, in quanto nella spiritualità, la disuguaglianza della forma divide i mondi l’uno dall’altro. Questa nascita significa arrivare al mondo della correzione.
L’esodo dall’Egitto si chiama nascita
Parlare della moltiplicazione dell’essenza spirituale, è uguale all’evento fisico di nascere dall’utero della mamma – il quale è un mondo oscuro e angusto, con ogni genere di scarto e di spiacevolezza – in un mondo illuminato dalla perfezione, il mondo della correzione.
In questo modo comprendiamo il significato della preparazione come viene definita nel regno dei sacerdoti, che ci sono arrivati attraverso la profezia di Mosè, e per la quale essi furono ricompensati con la liberazione dall’angelo della morte e la ricezione della Torah.
In quel momento essi dovevano rinascere nell’aria di un mondo illuminato, chiamato nel verso: “Una terra piacevole, buona ed estesa”.
Nato morto
Questo neonato nacque morto perché, dopo la gravidanza – che è il crogiolo del ferro e la schiavitù in Egitto – arrivò la nascita. Ma essi non erano ancora preparati a respirare lo spirito della vita del mondo illuminato, dove fu loro acconsentito di arrivare, fino a quando non iniziò il conteggio, la guerra con Amalek e i problemi con l’acqua, ecc., ed essi arrivarono nel deserto del Sinai. Sinai (come dissero i nostri saggi) significa Sinaa (odio), in quanto si pronunciano allo stesso modo, che significa l’afflizione che spetta ad ogni malattia.
La nascita da un padre e una madre
In quel momento diventarono meritevoli di respirare lo spirito della vita, e in loro si avverò la profezia “E voi sarete ai Miei occhi un regno di sacerdoti e una nazione santa”. In primo luogo, il regno dei sacerdoti, per cancellare i loro personali averi, e poi la nazione santa, che vuol dire donare contentezza al loro Creatore attraverso il principio “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Nella materialità, il neonato si trova in mani amorevoli e sicure, che sono quelle del padre e della madre che gli garantiscono il sostentamento e la salute. Allo stesso modo, una volta che ogni uomo è stato disposto con 600.000 uomini che si preoccupano del proprio sostentamento, essi respirano lo spirito della vita, come è scritto: “Ed Israele si accamparono lì davanti al monte”, e il RASHI lo ha interpretato “come un uomo solo con un cuore solo”.
2) POSTERIORE ED ANTERIORE
L’uomo ha gli occhi sul davanti. Ciò comporta che può solamente guardare al futuro, in una modalità di crescita dal basso verso l’alto. Però, non può guardare dietro a sé, nella modalità del concepimento, dall’alto verso il basso (come è scritto a proposito di Lot: “Non guardare dietro di te”).
Per questa ragione, all’uomo viene negata ogni reale conoscenza, poiché è privo dell’inizio. È come un libro di cui manca la prima metà, perciò il suo contenuto non può essere del tutto compreso. Il vantaggio complessivo di coloro che realizzano un conseguimento è di essere ricompensati anche con il conseguimento del concepimento, ovvero la progressione dall’alto verso il basso.
L’uomo ha in sé tutto, e questo lo si capisce con evidenza quando guarda e medita qualcosa. Tutti sanno che non sta in alcun modo guardando al di fuori del suo stesso corpo o delle sue stesse idee, allo stesso tempo egli consegue il mondo intero, sa quello che gli uomini pensano, valuta come piacere loro e si adegua ai loro desideri.
Per sapere tutto questo, ha solamente bisogno di guadare dentro di sé, e già comprende i suoi contemporanei. Questo avviene perché tutti sono uguali, e un uomo contiene in sé tutti gli uomini. La restrizione alla propria conoscenza sta nel fatto che un uomo non conosce il proprio concepimento e nemmeno ricorda nulla di quel momento per poter essere in grado di dire qualcosa al riguardo.
La cinquantesima porta
Questo è il significato del versetto: “E tu vedrai la Mia schiena, ma non vedrai il Mio volto”. Mosè conseguì appieno il significato del concepimento, cioè tutti i discernimenti dall’alto verso il basso. È chiamato “il posteriore dei mondi spirituali”, e tutto ciò che gli mancò fu di guardare il “volto”, cioè di vedere il futuro attraverso la fine della correzione. Questo è ciò che viene chiamato “le cinquanta porte di Bina”, poiché il livello di Bina è cento porte, e Bina è chiamata dai Kabbalisti Ima (madre), in quanto è la madre del mondo intero. Colui che è ricompensato con il conseguimento di tutte le cento porte è ricompensato con la rivelazione della completezza.
Le cinquanta porte da dietro sono il concepimento, cioè la progressione dall’alto verso il basso, e le cinquanta porte dal davanti sono il necessario cammino di sviluppo verso la fine della correzione. In quel momento “La terra intera sarà piena della conoscenza del Signore” e “E ogni uomo non istruirà più il suo vicino dicendo ‘Conosci il Signore’, poiché tutti Mi conosceranno, dal più piccolo al più grande degli uomini”.
Questo è il significato della preghiera di Mosè “Ti prego, mostrami la Tua gloria”, cioè tutte le cinquanta porte di Bina dall’interno. Ed il Creatore gli disse: “Tu vedrai la Mia schiena”; è sufficiente che tu veda tutte e cinquanta le porte dietro di Me, dall’alto verso il basso. “Ma il Mio volto non sarà visto”, poiché tu non vedrai tutte e cinquanta le porte che sono davanti, “Poiché un uomo non può vedermi e continuare a vivere”, cioè prima del tempo dovuto, quando i vasi saranno totalmente preparati e sviluppati.
Prima di questo, l’uomo deve morire vedendo tutto ciò, perché i vasi non saranno in grado di ricevere questa grande Luce e saranno cancellati. Questo è il significato di ciò che è scritto: “Nel mondo furono create le cinquanta porte di Bina (intelligenza), e a Mosè furono date tutte tranne una.
Ma nella spiritualità non c’è alcuna mancanza. Anzi, è tutto o niente, come in “Un voto rotto appena appena, è un voto completamente infranto”. Ma alla fine, quando la misura dei vasi crescerà e si svilupperà a sufficienza, essi saranno pronti a conseguire la cinquantesima porta. (Dobbiamo anche sapere che ci sono due tipi di conseguimenti: la profezia e la saggezza. Rispetto alla saggezza, Mosè conseguì tutto ciò che i saggi conseguirono, mentre rispetto alla profezia, egli non riuscì nel conseguimento. Ed è a questo riguardo che i nostri saggi dissero: “Un saggio è preferibile ad un profeta”, e dissero anche che Salomone conseguì la cinquantesima porta).
L’anima genera il corpo: concepimento e crescita
Abbiamo due progressioni nel grano quando viene seminato:
- Dal momento in cui è posto nel terreno, quando incomincia a spogliarsi della sua forma. Questo viene considerato come procreare, fino a quando non diventa un nulla, cioè il substrato della negazione della forma dei suoi progenitori, e ciò che è reale diventa potenziale. Fino a quel momento è considerato come concepimento, che si estende dalla progressione dall’alto verso il basso.
- La crescita inizia quando arriva al punto finale. Questa è la progressione dal basso verso l’alto, fino a quando non ottiene il livello dei suoi progenitori.
Il generale ed il particolare sono la stessa cosa
Generale e particolare sono identici come due gocce in uno stagno. È così esternamente, nello stato del pianeta in generale, ed internamente, poiché anche nell’atomo più piccolo troviamo un sistema completo di sole e pianeti che lo circonda, proprio come nell’universo. Allo stesso modo, l’uomo è l’interiorità del mondo e all’interno dell’uomo si trovano tutte le immagini dei mondi superiori, Atzilut, Beria, Yetzira e Assiya. È come dissero i Kabbalisti: “Atzilut è la Rosh (testa), Beria è fino al Chazeh (petto), Yetzira è da quel punto al Tabur (ombelico) e Assiya è dal Tabur in giù”.
Per questa ragione, anche nel concepimento dell’uomo, esiste una progressione dall’alto verso il basso, cioè una lenta espansione dal progenitore, la madre, fino a quando l’uomo non si stacca completamente da lei quando si manifesta al mondo, passando dall’essere guidato al guidare, dall’autorità del progenitore alla propria autorità.
La progressione dal basso verso l’alto inizia in quel momento, i giorni dell’allattamento, quando è ancora attaccato al seno della madre, fino a quando la forma non è del tutto completata nel livello finale dei progenitori.
Adam HaRishon (il primo uomo), invece, fu una creazione del Creatore. Egli non nacque certamente da una donna, ma dalla polvere della terra, come fu per il resto delle prime creazioni, che furono formate dalla stessa polvere, come è scritto: “Tutto fu creato dalla polvere”. Tuttavia, questa polvere si estende dai mondi superiori che la precedono.
Questo avviene perché anche in alto ci sono Luce e Vaso. La Luce è nelle forme della ricezione ed il vaso è il desiderio di ricevere queste forme idonee. Il vaso, che è il desiderio di ricevere, non è mai costante, né in termini di importanza, né in termini di una realtà che abbia una propria indipendenza, ma tutto questo dipende solamente da ciò che riceve. Per questa ragione, non ha più merito di ciò che viene ricevuto.
Per esempio, un uomo povero che desidera acquisire la ricchezza non è più importante di un uomo povero che è contento di quello che ha e non aspira alla ricchezza. Al contrario, è peggiore dell’altro perché il desiderio di ricevere diventa una cosa sola con ciò che viene ricevuto, e sono solamente le due metà di una cosa sola. Quando ogni metà è separata, non ha nessun valore di per se stessa, del quale si possa discutere o negoziare.
3) CHE COS’È L’ANIMA?
La legge dello sviluppo secondo la Saggezza della Kabbalah
È impossibile esaminare qualsiasi cosa prima di vederla dal suo inizio alla sua fine. E poiché un uomo percepisce solamente ciò che gli arriva da dentro (proprio come i fisici hanno scoperto che i colori non sono uguali per tutti e due gli occhi, ma c’è piuttosto un compromesso), perciò, per prima cosa l’uomo deve conoscere a fondo se stesso, almeno dal momento del concepimento (ingravidamento) fino al momento dell’età adulta. E poiché non avviene così, in quanto un uomo inizia a conoscere se stesso solamente quando diventa un essere umano completo, l’uomo è di conseguenza privato della capacità di auto esaminarsi.
Nessun uomo conosce se stesso
La seconda ragione è che per conoscere qualcosa si deve in primo luogo osservare le sue qualità negative. E un uomo non può vedere i propri difetti (e nella stessa misura in cui un uomo può prendere in prestito da ciò che vede negli altri, si guarda in uno specchio che non riflette). Questo avviene perché qualunque cosa di brutto che un uomo deve ricevere gli arriva come un piacere, in quanto, altrimenti, non la riceverebbe. È una legge, inoltre, che ovunque ci sia del piacere, un uomo non lo considera come un male se non dopo molte esperienze che si sviluppano in lui. Però, questo richiede giorni e anni, così come valutazioni, conclusioni e osservazioni di cui non tutti sono capaci. Per questa ragione, nessun uomo conosce se stesso.
Invece, i Kabbalisti realizzano dei conseguimenti e comprendono in pieno la materia. Vale a dire che sono ricompensati con il conseguimento di tutti i livelli della realtà che un uomo può conseguire. Il che è considerato come un loro pieno conseguimento della materia, e questa materia completa si chiama “anima”.
Quest’anima è il possedimento di Adam HaRishon
Ho già spiegato precedentemente, al punto 2, che i mondi si conseguono in due modi: dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto. Per prima cosa un uomo consegue dall’alto verso il basso, che è la discesa dell’anima. Successivamente arriva dal basso verso l’alto, che è il conseguimento stesso.
La prima progressione si chiama Ibur (inseminazione) perché è simile ad una goccia che gradualmente si stacca dalla mente del padre ed è inseminata nella madre, fino a quando non si manifesta al mondo. Ciò è considerato come l’ultimo livello dall’alto verso il basso, cioè il prendere in considerazione l’origine del neonato. Dopotutto, fino a quel momento era ancora connesso in una certa misura a sua madre e a suo padre, cioè all’origine, e mentre arrivava nel mondo diventava indipendente, e questo è l’ordine dall’alto verso il basso.
E la ragione di tutto questo è che il Suo pensiero è unico. Dunque, tutti gli eventi sono gli stessi ed il generale è uguale al particolare.
Concepimento e crescita del corpo come anima
Dal momento della propria nascita, quando si è nel punto più lontano, inizia il ritorno al conseguimento, dal basso verso l’alto. Questo è ciò che viene chiamato la “Legge dello Sviluppo”, e segue le stesse modalità e le stesse aperture che discendono dall’alto verso il basso.
I Kabbalisti lo conseguono, ma agli occhi del mondo questi sembrano come degli stati ordinari – lenti, graduali – fino a quando il livello dell’uomo non cresce per diventare come suo padre e sua madre. In quel momento l’uomo è considerato come se avesse conseguito tutti i livelli dal basso verso l’alto, cioè un livello completo.
4) DALL’ALTO VERSO IL BASSO E DAL BASSO VERSO L’ALTO
La crescita testimonia il concepimento
E poiché le due progressioni, dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto, sono uguali come due gocce d’acqua, possiamo comprendere la progressione dall’alto verso il basso osservando la progressione dal basso verso l’alto, che è la seconda progressione dello sviluppo, cioè la crescita.
Quindi, scoprirete che nei quattro mondi ABYA ci sono quattro stati, a cominciare da Assiya, ed è come quando si esamina la progressione della crescita di un frutto dalla semina fino alla sua completa maturazione.
- Prima che i segni della maturazione si manifestino nel frutto, che consistono in tutte le leggi degli stati del frutto. Questo è il mondo di Assiya.
- Dal momento in cui lo si può mangiare e saziarsene, sebbene sia ancora senza sapore. Questo è Yetzira.
- Dal momento in cui nel frutto può essere distinto un certo sapore. Questo è Beria.
- Dal momento in cui si manifestano tutta la sua bellezza e tutto il suo sapore, e questo è Atzilut. Questo ordine è dal basso verso l’alto.
Ogni emanato e nato si manifesta in due modi
L’intera questione dell’ordine dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto che è stata spiegata nei quattro mondi ABYA, si applica anche agli elementi più piccoli dei mondi, cioè ad ogni causa ed effetto. La causa è il padre, la radice, l’agente. L’effetto significa che è stato azionato e fatto dalla causa.
Per questa ragione è considerato come una progenie, un ramo, o un’estensione e una causa.
Il significato di queste due progressioni è compresa nel particolare proprio come nel generale. Dall’alto verso il basso è il modo di separare la causa dalla sua conseguenza fino a quando l’essere emanato non si manifesta e non diventata un’entità indipendente. E dal basso verso l’alto è la legge dello sviluppo che lo risveglia per crescere dal basso verso l’alto, fino a quando non consegue la sua causa. Vale a dire, fino a quando non diventa completamente uguale ad essa.
Come abbiamo spiegato, il padre corporale e la discendenza che viene dalla mente del padre alla nascita è il momento dell’ascesa dal basso verso l’alto. Questa analoga distinzione dovrebbe essere fatta in tutti e quattro i livelli: inanimato, vegetativo, animato e parlante.
Come avviene nell’emanazione degli elementi della spiritualità, così avviene in tutti i mondi. Questo perché da uno solo [Echad (unico)] emerge lo Yechida (altrettanto unico), e tutti le manifestazioni che questo Yechida ha ricevuto hanno bisogno delle susseguenti successioni, sia nel generale che nel particolare.
5) EMULARE LA CREAZIONE
La nascita dell’umanità felice
Quando guardiamo al sigillo del lavoro della creazione, ci troviamo le parole “Che Dio ha creato per fare”. Ciò significa che il lavoro del Creatore, che è posto nella creazione che abbiamo davanti agli occhi, ci viene dato perché facciamo e aggiungiamo qualcosa ad esso. Altrimenti, le parole “per fare” sarebbero state del tutto eccessive e superflue, e si sarebbe dovuto dire “Poiché in essa Egli si riposò da tutto il Suo lavoro che Dio ha creato”. Allora, perché qui furono aggiunte le parole “per fare”? La ragione dev’essere che questo versetto ci insegna che la grandezza totale del lavoro che il Creatore ci ha lasciato nella creazione è la misura esatta, niente di più niente di meno, di quello che ci serve per essere capaci di realizzare da soli il suo sviluppo ed il suo completamento.
In verità, il nostro intero sviluppo nella creazione non è altro che un’emulazione della stessa. Tutti i sapori e la bellezza dei colori che innoviamo e concepiamo non sono altro che l’emulazione dei colori raffinati che troviamo nei colori. E allo stesso modo, da dove impara il falegname a fare un tavolo con quattro gambe, se non dall’emulazione del lavoro del Creatore, che ha fatto le creazioni che si reggono su quattro gambe? Oppure, da dove imparerebbe come mettere insieme due pezzi di legno se non emulando gli organi del corpo, che sono uniti, così da poter lavorare il legno di conseguenza?
Gli uomini osservano e studiano la realtà che abbiamo davanti agli occhi in tutta la sua ragionevole bellezza. Poi, quando la comprendono, la emulano e fanno lo stesso. Di conseguenza, questo esempio diventa la base per un altro esempio, fino a quando l’uomo non ha creato un mondo pieno di straordinarie invenzioni.
Osservando la creazione, gli aerei sono stati costruiti con le ali uguali a quelle degli uccelli. La radio è stata costruita per ricevere le onde sonore come le orecchie. In breve, tutte le nostre conquiste sono presentati davanti a noi nella creazione e nella realtà così com’è, tutto ciò che dobbiamo fare è di emularla ed agire.
La realtà e l’esistenza della realtà si negano a vicenda
Vediamo che la realtà – cioè la realtà in generale e tutte le sue parti che sono create come creazioni in rapporto a ciò che appartiene alla loro esistenza –è ben costruita, con ogni bellezza e piacevolezza, senza assolutamente alcuna mancanza. Davvero un mondo illuminato. Ma quando affermiamo il contrario, e cioè che l’esistenza di questa realtà, nel senso di tutti i modi in cui queste creazioni si sfamano e si sostengono, diciamo che essi sono sbagliati, disordinati, privi di gusto e incontrollati. Tuttavia, abbiamo già spiegato in generale la realtà e l’esistenza della realtà nel saggio “Il Significato dell’Unione”, da cui impariamo questi concetti.
Conclusione e nascita
Da tutto questo dovete sapere che il generale è sempre uguale al particolare, che il Creatore di per se stesso non percepisce la molteplicità poiché Egli è sempre una singola Autorità, e si può quindi concludere che il beneficio della collettività arrivi da quello del singolo individuo.
E poiché l’esistenza e la nascita del singolo individuo – che il Creatore ha prestabilito in modo naturale – sono messe alla prova dal momento della nascita e dell’apparizione nel luogo che il Creatore ha preparato, che è chiamato “questo mondo”, si considera che Egli abbia fatto sì che l’uomo cadesse nelle mani di persone leali che lo ameranno, si prenderanno cura di lui, provvederanno e assisteranno tutti i suoi bisogni in totale amore e devozione.
Lo stesso vale per la collettività. Se desidera nascere e manifestarsi in un mondo corretto per l’intera collettività, è necessario vedere che questo figlio generale cade nelle braccia di genitori amorevoli e leali che lo ameranno con la stessa devozione di un padre e di una madre, cioè osservando il comandamento di amare gli altri. Ciò è simile alla preparazione della dazione della Torah.
Però, qui noi ci occuperemo solamente della specie umana e vedremo quanto piacevole e quanto bene il lavoro del Creatore abbia stabilito nell’esistenza dell’uomo, per mantenerlo saldo fino a quanto non meriterà di essere invocato, nella forma di umano che lavora. E quando consideriamo l’ordine dell’esistenza dell’uomo, quanto marcio e quante bruttezze ci sono all’interno: condanna tutto e tutti e, inoltre, tutta la sua esistenza è costruita sulle disgrazie del suo prossimo.
6) IL CORRETTO E LA NECESSITÀ DEL LAVORO DELL’UOMO
Che Dio ha creato per fare
Sappiate che il Creatore ha avuto bisogno del lavoro della creazione solamente nella misura in cui la forza dell’uomo non poteva lavorarci da sola. Similmente alla digestione, il Creatore ha creato ogni cosa in modo tale che la digestione del cibo nel nostro stomaco avvenisse senza sforzo da parte nostra.
Però, c’è un punto da cui un uomo può lavorare: e questo è tutto il gusto e la contentezza del Creatore, chi voleva gioire del Suo lavoro, nel senso di forgiare delle creazioni che potessero aggiungere, godere e provare piacere come Lui, ma non ha alcun desiderio di cucinare il nostro cibo che è sul fornello per noi, senza che ce ne rendiamo conto, poiché possiamo farlo da soli.
Il che è uguale al rapporto tra insegnante e studente, dove l’intenzione complessiva dell’insegnante è di dare allo studente la forza per essere come lui e insegnare ad altri studenti, come fa lui. Inoltre, il Creatore è contento quando le Sue creature creano ed innovano come Lui. Tuttavia, tutto il nostro potere d’innovare e di sviluppare non è una reale innovazione. Si tratta invece di un genere di emulazione. E più l’emulazione corrisponde al lavoro della natura, in tale misura viene misurato il nostro livello di sviluppo.
Da questo sappiamo di avere il potere di correggere noi stessi e l’esistenza della realtà, come ce lo dimostra l’equilibrato esempio della natura della realtà. La prova di questo è il fatto che se il Creatore non avesse applicato appieno la Sua Provvidenza anche in questo discernimento, poiché “La mano del Signore è corta?”, ma è piuttosto necessario che in questo luogo, che è la nostra correzione, siamo capaci di correggerci.
7) IL MOVIMENTO COME SEGNO DI VITA
Inanimato, vegetativo, animato – parlante
Rispetto alla vita spirituale, gli uomini si dividono in due: 1) inanimato, vegetale, animato; 2) parlante. Inanimato, vegetale ed animato sono considerati completamente senza vita. Il parlante è considerato vivente.
La vita è la forza del movimento. È risaputo che l’inizio della vita si compie con due azioni assolutamente opposte.
Quando l’essere parlante nasce, è ancora considerato senza vita, fino a quando non viene risvegliato con delle spinte, in quanto i suoi vasi sono pronti per ricevere la vita ed il movimento mentre si trova ancora nel ventre della mamma. Dopo la sua manifestazione nel mondo, l’aria del mondo lo influenza con un freddo al quale non è abituato, il che provoca il risveglio della contrazione.
E dopo la prima contrazione, i vasi devono essere riportati ancora una volta alla sua misura precedente. Queste due cose – contrazione ed espansione – rappresentano il primo passo che gli dà vita.
Tuttavia, qualche volta, a causa della debolezza della nascita, il feto si indebolisce e la contrazione non è risvegliata in lui, poiché la ricezione dei brividi di freddo dell’aria del mondo è troppo debole per influenzare la sua contrazione. Il che fa sì che nasca morto, nel senso che non aveva ancora un posto e una ragione di vita – che iniziano con la contrazione – di cui rivestirsi.
Senza contrazione interiore non c’è alcuna espansione. Questo avviene perché il feto non può in alcun modo espandersi oltre i suoi limiti, quindi non c’è alcun movimento. Ed il segno che la creatura che è pronta per la luce della vita è che ha almeno la forza di contrarsi per qualche motivo. In questo momento arriva la luce della vita e compie l’espansione, ed avviene il primo movimento della vita. Per questa ragione, da qui, il movimento non cesserà ed il feto diventerà un essere vivente che si muove.
Questo primo movimento si chiama “anima”, cioè spirito della vita che alita nelle sue narici, come è scritto: “Gli soffiò nelle narici un alito vitale”.
Però, l’inanimato, vegetale e animato non possiedono questo potere di compiere la contrazione interiore, qualunque ne sia la ragione. E poiché le cose stanno così, è impossibile per la luce della vita rivestirsi in loro e provocare l’espansione.
Egli ha dato una legge inesorabile secondo la quale senza contrazione ed espansione, il vaso non sarà in grado di espandersi oltre i suoi limiti. Per questa ragione, l’inanimato, vegetale e animato sono destinati ad essere per sempre senza vita.
L’essere parlante, invece, è pronto per la vita. Però, nasce morto, come abbiamo detto, in quanto è richiesta qualche ragione e causa che agiscano su di lui per compiere almeno la prima contrazione. Questo succede all’essere parlante attraverso il freddo dell’aria che gli arriva dalla Torah e dalle buone azioni.
La qualità della contrazione
La contrazione deve avvenire con la forza della creatura stessa. Distinguiamo due tipi di contrazione: 1) la contrazione come conseguenza di una causa esterna, come il freddo; 2) la contrazione che arriva dal vaso stesso.
1) Come vedete, quando si sculaccia e si stringe un neonato per svegliarlo, sebbene ogni sculacciata e ogni pressione provochino una contrazione nel corpo del neonato, l’espansione ritorna. Non ritorna a causa della luce della vita, ma a causa della struttura del vaso stesso, che deve sempre mantenere il suo limite e abitudine. Per questa ragione, quando degli elementi arrivano ed esercitano una pressione, il vaso ha il potere di ritornare alla sua posizione, per mezzo della forza che è causa del suo limite positivo.
2) Ma se la contrazione avviene all’interno del vaso stesso, e non per una causa esterna, allora non può ritornare al suo limite precedente in alcun modo, perché la contrazione che è avvenuta in esso è stata provocata dalla sua stessa struttura. Perciò è impossibile per il vaso ritornare al suo limite originale.
Il Creatore è l’eccezione, nel senso che nel vaso deve espandersi una Luce nuova e personale, riportarlo alla sua abitudine, dove questa Luce è aggiunta alla Luce originale, per restare in esso costantemente. Vale a dire, ogni volta che si contrae, la Luce ritorna e fa sì che si espanda alla sua dimensione precedente. Questa Luce si chiama “vita”.
Due contrazioni: parziale e generale. Due espansioni opposte ad esse
Il sangue è l’anima. Questo perché il colore rosso ha bisogno del colore bianco per connettersi all’anima, e allora viene chiamata “sangue”. Prima che il rosso si unisca permanentemente al bianco, non è considerata sangue, perché in quel momento in essa non ci sono distensioni ed innalzamenti. Questo avviene perché la sua natura è O-Dem (due parole ebraiche che significano “o sangue” o “o immobilità”), e allora in essa viene disegnato un innalzamento irregolare chiamato solamente “il colore O-Dem“, dalle parole “Fermatevi per il Signore”. Per questa ragione, i colori ridiscendono ancora dal sangue, che diventa bianco, senza colore, il che è una distensione irregolare (riposo). E quando i due si uniscono, diventano i tendini del sangue della vita.
Quando i due colori diventano i tendini del sangue della vita, realizzando le contraddizioni in esso, uno diventa l’anima vivente, cioè la O è eliminata da Odem (rosso), lasciando Dam (sangue) definitivamente. E tuttavia, la distensione e l’innalzamento che c’erano prima si riuniscono anche adesso, in questo sangue.
Di conseguenza, distinguiamo due tipi nel sangue: il rosso e il bianco. Cioè, lo stesso rosso e bianco che prima erano in azione uno alla volta, adesso si sono riuniti e hanno formato questo sangue che è chiamato “l’anima vivente”. Sappiate che questo è il significato della contrazione parziale e dell’espansione parziale, che sono chiamate Nefesh (anima) e Ruach (spirito).
Però, questa Luce, che ha compiuto l’espansione – il parziale dell’anima – è la meravigliosa Luce Superiore generale. Per questa ragione riempie e completa ogni genere di contrazione prevista in questa struttura.
È risaputo che in questo corpo ci fosse del bianco, nella parte inadatta a ricevere il colore O-Dem (rosso), poiché…del rosso furono derubati e caddero quando si unirono inutilmente, ecc. Per questa ragione, quando la Luce ha completato la prima espansione della Luce dell’anima vivente sopra indicata, riempie la vecchia contrazione che inizialmente era stata fatta in essa. Questo è ciò che viene chiamato “espansione generale” o “i tendini del cervello”, che si estendono dal materiale rosso, la cui forma è stata completamente cancellata.
Questo è il significato di ciò che è scritto: “Gli soffiò nelle narici” (in ebraico è scritto “nasi”), due nasi. Il primo naso è del rosso-bianco. Il secondo naso è del bianco che è stato completamente cancellato. “E l’uomo divenne un’anima vivente”, prima dal naso rosso-bianco, che è il sangue e la prima espansione, ma infine fu l’anima della vita perché si espanse anche nel secondo naso, il bianco cancellato, che è l’anima ed è considerata Gar.
Dovete anche sapere che la prima espansione dei tendini del sangue si riferisce al cervello basico del corpo, chiamato midollo, che è lì. …Che funziona senza la consapevolezza dell’uomo in quanto lo stato intermedio, dal primo naso al secondo naso, è il momento del nutrimento del…e allora la Luce opera completamente senza la consapevolezza dell’uomo, in quanto egli non ha conseguito la sua anima.
E la seconda espansione nei tendini dei midolli l’ha tenuta come seconda opposizione, chiamata “il secondo naso”, è la relazione della mente superiore: …ai tre Mochin che operano consapevolmente nell’uomo. Ciò si chiama…
L’opposizione tra la testa ed il corpo
È stato spiegato che nei tendini del midollo il rosso è a destra. Questo è il colore e l’essere che si viene a formare in questo studio. Il bianco rappresenta totalmente la sinistra, in quanto il secondo naso è stato cancellato anche in esso, e anche il colore scompare in esso, cosicché il rosso è l’essere ed il bianco è l’assenza.
L’opposto a questo sono i tendini del sangue, in quanto il rosso è la sinistra, cioè O che è stato aggiunto in anticipo, come “il fiume e forse”. Invece, sebbene il bianco sia disteso, questa immagine si pone comunque sulla destra ed in elevazione. Per questa ragione, essa è un’anima eterna, che non ha più bisogno di colore. Ed il colore rosso che rimane ed è inciso in anticipo, viene adesso posto a sinistra, in Gevura. Si chiama Dam (sangue) senza la O (di Odem ([rosso]), in questo modo il bianco è a destra, in quanto non ce n’è bisogno, ed il colore rosso non sarà presente in esso, in quanto il rosso è considerato come la sinistra, solamente Gevura, che si chiama “sangue”.
Qui dovete comprendere che il Reshimo (ricordo) del sopra indicato rosso nel primo naso – ed i loro tendini, che si sono elevati sulla sinistra, dopo il secondo naso, considerato l’anima- sono cancellati e scompaiono definitivamente da questa struttura. Per questa ragione, la testa, il cervello, è bianco senza alcun rosso.
Ibur (concepimento)
Durante la gravidanza il feto è a livello meramente vegetativo. I suoi movimenti non sono considerati movimenti di vita, in quanto i movimenti sono fatti dalla madre, della quale fa parte il feto.
Il suo ambiente si chiama “addome” e la madre è il confine dell’ambiente nel quale il feto è stato posto, ed il feto mangia ciò che sua madre mangia, ecc. E la nascita incomincia dalla testa.
L’essenza della vita
Conoscere la vita è l’essenza dell’io. Il movimento è definito dalla contrazione (vedi sopra) in quanto nessuna creazione può estendere il proprio confine nemmeno di un capello.
Questo si estende dalla testa, in quanto qui il conferimento di questo potere è ristretto a poco meno del suo limite, riguardo questo argomento.
Dovete sapere che fintanto che un’altra forza lo contrae al di sotto della sua misura, questo non rende animato l’essere inanimato. Anzi, esso si deve contrarre da solo. Ma come può succedere quando l’essere è ancora inanimato? Questo richiede una preghiera che deve essere ricompensata dalla Forza Superiore.
Da tutto questo possiamo comprendere ciò che è nascosto sotto la Luce Circostante, ed il significato di “Perché l’uomo non può vedermi e vivere”, in quanto l’essere vivente si può muovere, e se ancora non riesce a contrarsi allora non è vivo, ma immobile. Questo è il significato di “La morte dei giusti avviene con un bacio”, nel senso che perdono il potere della contrazione.