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Occultamento e Rivelazione del Volto del Borè

Occultamento e Rivelazione del Volto del Borè (A)

Primo occultamento (raffigurazione): il Suo Volto non è rivelato; cioè, il Borè non si comporta verso un uomo in accordo al Suo Nome: Bene e Benefattore.  Anzi, è il contrario, ovvero, l’uomo è afflitto da Lui o soffre perché ha pochi soldi, tante persone desiderano riscuotere i loro debiti da lui e gli rendono la vita amara. Tutta la sua giornata è piena di guai e di preoccupazioni.

Oppure, l’uomo soffre per la poca salute e per la mancanza di rispetto della gente. Non riesce a terminare tutti i progetti che inizia ed è insoddisfatto.

In questo modo è naturale che un uomo non veda il Volto Buono del Borè, nel senso che egli crede che il Borè sia colui che gli fa queste cose, come punizione per le sue trasgressioni o per ricompensarlo alla fine. Il che segue il versetto: “Perché il Signore corregge chi ama”, e ancora: “I giusti iniziano con la sofferenza, poiché il Borè desidera infine impartire loro una grande tranquillità”.

Tuttavia, l’uomo non sbaglia quando dice che tutto questo gli è arrivato dal destino cieco e dalla natura, senza alcuna ragione e considerazione. Anzi, dentro di lui si rafforza la convinzione che il Borè, con la Sua Guida, gli abbia causato tutto questo. Il che è comunque considerato come vedere la schiena del Borè.

Secondo occultamento, al quale i testi si riferiscono come “l’occultamento dentro l’occultamento”, significa che un uomo non riesce a vedere nemmeno la schiena del Borè. Infatti, l’uomo dice che il Borè lo ha abbandonato e non lo sorveglia più. Egli attribuisce al cieco destino e alla natura tutte le sofferenze che percepisce, poiché le strade della Provvidenza diventano così complicate agli occhi dell’uomo da portarlo alla negazione.

Ciò significa (raffigurazione) che un uomo prega e fa la carità per i propri problemi, ma non è esaudito in alcun modo. E viene esaudito proprio quando smette di pregare per i suoi problemi. Ogni volta che egli va al di sopra, crede nella Provvidenza e compie delle buone azioni, poi la fortuna gli volta le spalle ed egli ricade inesorabilmente. E quando nega ed inizia a peggiorare i suoi comportamenti, ottiene molto successo ed è molto sollevato.

Egli non trova il suo sostentamento nei comportamenti adeguati, ma lo trova nella disonestà o nella dissacrazione dello Shabbat. Oppure, tutti i suoi conoscenti che osservano la Torah e le Mitzvot (precetti) soffrono per la povertà e le malattie, e sono disprezzati dalle persone. Costoro che osservano le Mitzvot gli sembrano maleducati, insensati di loro natura e così ipocriti che egli non riesce a sopportare di stare tra loro nemmeno per un minuto.

Invece, tutti i suoi conoscenti malvagi, che deridono la sua fede, hanno molto successo, sono agiati e in salute. Costoro non conoscono le malattie; sono furbi, virtuosi e di buon temperamento. Sono spensierati, sicuri e tranquilli tutto il giorno, ogni giorno

Quando la Provvidenza combina le cose in questo modo per un uomo, questo è chiamato “occultamento dentro l’occultamento”. Questo perché, in seguito, l’uomo collassa sotto il proprio peso e non riesce a continuare a rafforzare la convinzione che le sofferenze degli uomini arrivano dal Borè per qualche ragione ignota. Alla fine l’uomo fallisce, diventa eretico e dice che il Borè non sorveglia assolutamente le Sue Creature, e tutto ciò che trapela, avviene per via di un destino cieco o dalla natura. Questo è non vedere neanche la schiena.

RAFFIGURAZIONE DELLA RIVELAZIONE DEL VOLTO

Tuttavia, una volta che l’uomo ha scoperto completamente la spezia, la Luce della Torah che egli inala nel proprio corpo, attraverso il rafforzamento della fede nel Borè, diventa degno della Guida con il Suo Volto rivelato. Ciò significa che il Borè si comporta con lui come si addice al Suo Nome: “Bene e Benefattore”.

In questo modo (raffigurazione) egli riceve dal Borè bene in abbondanza e una grande tranquillità, ed è sempre soddisfatto. Questo succede perché l’uomo ottiene il proprio sostentamento con facilità e in completezza, senza mai conoscere guai o pressioni, e nessuna malattia, ed è altamente rispettato dalla gente, porta a termine facilmente ogni progetto che gli viene in mente e riesce con successo ovunque vada.

E quando egli desidera qualcosa, prega ed è immediatamente esaudito, poiché Egli esaudisce ogni cosa che l’uomo Gli chiede, e non una sola preghiera è negata. Quando un uomo si rafforza con le buone azioni, ha ancora più successo, e quando è negligente, il suo successo diminuisce in proporzione.

Tutti i suoi conoscenti sono rispettabili, guadagnano bene e sono in salute. Sono grandemente rispettati agli occhi della gente e non hanno alcuna preoccupazione. Sono in pace tutto il giorno e ogni giorno. Sono intelligenti, fidati e talmente piacevoli che l’uomo si sente benedetto e compiaciuto di essere tra di loro.

Al contrario, tutti i suoi conoscenti che non seguono il cammino della Torah hanno un misero sostentamento, sono tribolati da debiti pesanti e non riescono a trovare nemmeno un momento di sollievo. Sono ammalati, soffrono, e sono disprezzati dalla gente. Costoro gli sembrano irragionevoli, sgraziati, malvagi e crudeli verso le persone, disonesti e talmente leccapiedi che è intollerabile stare in mezzo a loro.

Il Suo Nome ci mostra che Egli è benevolente verso tutte le Sue creazioni con tutti i benefici possibili, sufficienti per ogni essere ricevente che si trova presso Israele, poiché, certamente, il piacere di un uomo non è come il piacere di un altro uomo. Per esempio, l’uomo che si impegna nella saggezza non godrà dell’onore e della ricchezza, e colui che non si impegna nella saggezza non godrà dei grandi conseguimenti e delle innovazioni della saggezza. In questo modo, Egli dona la ricchezza e l’onore ad un uomo, e meravigliosi conseguimenti nella saggezza ad un altro.

La richiesta dell’uomo di diventare più forte nel credere alla Sua Guida sul mondo durante il periodo dell’occultamento porta l’uomo a contemplare i libri, la Torah e ad attirare da essi l’illuminazione e la comprensione su come rafforzare la propria fede nella Sua Guida. Queste illuminazioni e considerazioni che l’uomo riceve dalla Torah sono chiamate “la spezia della Torah”.

Quando essi accumulano una certa quantità, il Borè ha misericordia di lui e riversa su di lui lo spirito dall’Alto, ovvero, l’Abbondanza Superiore.

Occultamento e Rivelazione del Volto del Borè (B)

RAFFIGURAZIONE DELL’OCCULTAMENTO DEL VOLTO 

  1. Tormenti dolorosi come mancanza di soldi, scarsa salute, degrado, mancata realizzazione di progetti e malcontento come trattenersi dal tormentare il proprio amico.
  2. Pregare senza ricevere risposta. Decadere quando si migliorano i propri comportamenti e farcela quando li si peggiorano. Il sostentamento dell’uomo non gli arriva in modo giusto ma solamente con l’inganno, il furto e la dissacrazione dello Shabbat.
  3. Tutti i conoscenti onesti dell’uomo soffrono la povertà, hanno cattiva salute e patiscono umiliazioni di ogni genere, e le sue conoscenze malvagie lo deridono ogni giorno. Costoro hanno successo, sono in salute, ricchi e spensierati.
  4. Tutti i suoi conoscenti che sono giusti e che osservano la Torah e le Mitzvot sembrano crudeli, egoisti, inaffidabili e per natura stupidi e scortesi, e anche ipocriti. Egli rifiuta di stare con loro, anche nel Gan Eden, e non sopporta di stare con loro nemmeno per un momento.

RAFFIGURAZIONE DELLA RIVELAZIONE DEL VOLTO

  1. Ricezione di pace e bene in abbondanza, conseguimento del proprio sostentamento con facilità e appieno. L’uomo non sente mai scarsità o cattiva salute, è rispettato ovunque si volti, e con successo e facilità realizza ogni progetto che gli viene in mente.
  2. Quando l’uomo prega è immediatamente esaudito. Quando migliora i suoi comportamenti, ha molto successo, e quando li peggiora, perde il suo successo.
  3. Tutti i suoi conoscenti che percorrono il cammino retto sono ricchi, in salute e non conoscono malattie, sono grandemente rispettati dalla gente e dimorano in pace e tranquillità. E i suoi conoscenti che non seguono il cammino retto hanno guadagni miseri, sono pieni di sofferenze e tribolazioni, malati e indegni agli occhi della gente.
  4. L’uomo considera tutti gli uomini giusti che conosce come intelligenti, ragionevoli, cortesi, fidati e così gradevoli che è un piacere enorme stare in mezzo a loro.

GLOSSARIO semplificato

dei termini studiati al corso

600.000 anime: frammenti dell’unica creazione, dell’anima generale chiamata “Adamo”. E’ una qualità della connessione.

Adam HaRishon: (Adamo) l’anima creata in principio prima della frammentazione. E’ la prima struttura che ha il desiderio di assomigliare al Borè.

Anima: La creatura, il desiderio originale che è stato creato.

Ari: L’abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak, il nome completo è Yitzhak Luria Ashkenazi (1534 – 1572). Il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, il metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore (XVI sec.).

Baal HaSulam: Il secondo nome di Yehuda Leib HaLevi Ashlag (1884 – 1954). L’autore del metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore, l’autore del commentario dello Zohar e tutti i lavori di Ari.

Binà:  la fase 2 della creazione, proprietà di dazione nella creazione.

Borè: significa Creatore e deriva dall’ebraico Bo-re (vieni e vedi-verifica).  Non è qualcosa di cui avere fede, è la forza dell’amore e della dazione.

Chochmà: (Saggezza) è la fase 1 della creazione.

Corpo: (Guf) sono i desideri che eseguono le intenzioni del Rosh del Parzuf.

Correzione: (Tikkun) cambiare l’intenzione del desiderio di ricevere per modificare la percezione della realtà.

Creatura: deriva dalla parola ebraica Nivrà che vuol dire fuori dal grado, cioè che non ha ancora conseguito la realtà spirituale.

Desiderio: il motore sia della vita biologica sia della vita spirituale.

Divinità: desiderio speciale di conseguire la Fonte di tutta la vita.

Egitto: desiderio di ricevere egoistico.

Ein Od Milvado: significa non esiste nulla tranne Lui.

Incarnazione: ciclo che fa l’anima in ogni gradino spirituale, anche nella stessa vita.

Israele: combinazione di 2 parole Yashar-El e significa dritto al Borè. Coloro che hanno il desiderio di conseguire la dazione si chiamano Israele.

Kabbalah: saggezza della ricezione del bene.

Keter: (Corona) detta fase radice, fase zero. E’ l’essenza del Divino, della dazione e dell’amore.

Kli: vaso, desiderio (plurale Kelim).

Luce: il piacere, il conseguimento del desiderio di dare.

Malchut: (Regno) è la quarta e ultima fase dello sviluppo del desiderio di ricevere.

Mitzvah: (precetto, plurale Mitzvot), comandamento. Ogni atto che mi avvicina alla realtà dell’anima di Adam HaRishon. E’ la correzione del cuore.

Mondo spirituale: realtà che è fuori dal nostro mondo e dalla nostra natura.

Nazioni del mondo: sono tutti i desideri comuni.

Neshamà: è l’anima in ebraico.

Olam: significa mondo e deriva dalla parola Alamà (occultamento).

Parlante: è l’Adamo che è in noi, il punto nel cuore

Partzuf: Struttura spirituale che consiste in dieci Sefirot.

Pitcha: in ebraico significa prefazione. E’ l’introduzione alla struttura dei mondi superiori.

Punto nel cuore: un desiderio nuovo per la spiritualità, desiderio di dare.

Rabash: Abbreviazione del Rav Baruch Shalom, nome completo Baruch Shalom HaLevi Ashlag  (1906 – 1991), l’autore del libro “ Shlavey Sulam” (“ I gradini della scala” in ebraico) – una descrizione dettagliata dell’ascesa dell’uomo al mondo Spirituale.

Rashbi: Rabbi Shimon Bar Yochai, l’autore dello Zohar (III sec. A. C. ).

Radice: è il conseguimento finale dei kabbalisti, la sorgente di tutti i conseguimenti. La dazione, il desiderio di dare.

Ramo: è il desiderio di ricevere.

Rosh: è il capo, la testa del Partzuf, dove ci sono le intenzioni.

Santità: (Kedushà) deriva dalla parola Kadosh (distinto e separato dall’ego).

Sefira: (plurale Sefirot) è l’ego corretto ad un certo livello, in un certo modo. Quindi, risplende ed è chiamato Sefirot (che viene dal termine ebraico “sapphire”) luminoso.

Spiritualità: la forza della dazione

Torah: significa luce (dalla parola Horaa che significa “Insegnamenti”, o dalla parola Ohr “Luce”). E’ un testo che esprime le correzioni che bisogna fare nel desiderio di ricevere.

Yud Hey Vav Hey: è il Tetragramma, il nome del Borè. È l’algoritmo, il calco di tutta la creazione.

Zeir Anpin: (Piccolo Volto) è la fase 3 della creazione, ricevere al fine di dare, è una struttura spirituale già realizzata ma in forma piccola, non consapevole.

Zohar: libro dello splendore. E’ un testo fondamentale per la saggezza della Kabbalah, scritto da 10 kabbalisti che hanno conseguito pienamente questa saggezza.

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