Come può una persona imparare ad unirsi agli altri secondo il principio di “Ama il tuo prossimo come te stesso” se non comincia a fare ciò all’interno della propria famiglia?
La connessione inizia proprio dalla coppia
La vita ci connette sin dall’inizio con la proprietà che si ha in comune, la casa, le finanze condivise. Essa ci obbliga ad essere interessati l’uno all’altro, perché non possiamo esistere separatamente. E la cosa principale è dare alla luce dei bambini, verso i quali proviamo un amore naturale, istintivo.
Così viene creato un regno comune tra noi sul piano materiale, terreno. Quindi, ciò che dobbiamo fare è colmare il nostro regno comune aggiungendo un livello superiore, una componente spirituale.
La costruzione di una componente spirituale
La “pace domestica” porta una serie di benefici: salvaguarda i nervi, la salute, allunga la vita e porta serenità. Nell’intera società deve esserci una forte convinzione di questo ed è quindi necessario spiegarlo alla gente. È chiaro che nessuno di noi è disposto ad annullare se stesso a favore dell’altro; a meno che non lo faccia intenzionalmente perseguendo uno scopo più elevato.
Abbiamo raggiunto un livello tale di egoismo da non provare più interesse né per la casa, né per la proprietà in comune, né tanto meno per i nostri figli. Quindi, se non aggiungeremo una componente spirituale, divorzieremo senza ombra di dubbio. Se tutti si sforzassero a scoprire nel proprio partner la somiglianza che questi ha con il Creatore, questo ridurrebbe il nostro egoismo.
Una zona di connessione
Una connessione si forma tra due persone come due nature che si integrano l’una nell’altra. L’ego di ciascuno, entro il quale la persona vive, è circolare. Esso custodisce i suoi confini e vuole ricevere riempimento al proprio interno e nulla gli interessa all’infuori di questo. Vuole ricevere piacere ed essere colmato dal partner. Se egli riempie se stesso e di ciò ne beneficia anche il partner, allora questo lo possiamo definire amore. Se ci si sente colmati solo nel prendere dal partner e senza dare nulla in cambio, questo si chiama odio. Ma in ultima analisi, esiste uno scopo solo: il riempimento personale.
E qui inizia il mio lavoro, in cui devo imparare ad annullare il mio egoismo. Più spazio creo all’interno del mio ego, cioè mi astengo dal riempirlo, maggiori sono i desideri dell’altro che posso inserire. In altre parole, do priorità ai desideri del mio partner rispetto ai miei. In questa forma, ognuno annulla il proprio ego al fine di accogliere i desideri dell’altro.
In questo modo viene creato un territorio condiviso non più solo materiale, nel quale mi sono annullato per dare piacere a mia moglie, e mia moglie fa altrettanto con me per darmi piacere. È così che ci troviamo in un territorio comune in cui vi è accordo e connessione reciproca, non siamo più nemici. Attraverso la mia concessione e la sua concessione, accetto i suoi desideri e i suoi pensieri e lei accetta i miei desideri e i miei pensieri. Questo si raggiunge dopo varie prove ed esperienze.
Questo territorio viene chiamato zona di connessione tra di noi, di unione, in cui sentiamo un desiderio comune e una comprensione reciproca. In questo territorio esiste un accordo, un patto, e l’amore tra noi. Un amore inteso nel fatto che voglio soddisfare i desideri della mia compagna e lei vuole fare lo stesso per me. Dopo che abbiamo raggiunto un accordo parziale, un qualche tipo di connessione, amore e supporto, allora è già possibile essere sicuri che siamo sulla buona strada.