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Quattro livelli di desiderio

Basato sull’Introduzione al libro “Panim Meirot uMasbirot” del Baal Hasulam.

Non è stato creato nulla escluso il desiderio di ricevere. Tale desiderio è chiamato nella Kabbalah “desiderio di ricevere” e con questo si intende ricevere godimento, percepire la luce. Questo desiderio è diviso in quattro parti che sono quattro livelli: Domem – Immobile, Zomeah – Vegetale, Hai – Animale, Medaber – Parlante. In ogni livello il desiderio di ricevere è diverso per quanto riguarda la forza e la potenza.

Il desiderio di ricevere più piccolo esiste al livello di Immobile ed è così piccolo che non dà la possibilità di fare nessun movimento a tutto ciò vi si trovi. La creatura che è a questo livello, anche se percepisce qualcosa, (dato che ogni creatura è in effetti solo desiderio, desiderio di godere) è qualcosa che non può esprimere in nessun modo. Vale a dire che il suo desiderio di ricevere è estremamente piccolo.

L’Immobile non può danneggiare gli altri o essergli utile, per il fatto che, ciò che nasce dal voler godere – egoismo, sia positivo che negativo, è in proporzione alla quantità del desiderio di ricevere. Cioè, proprio perché immobile, non è utile e non danneggia.

Nel Vegetale il desiderio di ricevere è più grande, possiede una brama più ampia in confronto all’Immobile sviluppando così, in se stesso, la possibilità di crescere. A tal motivo viene chiamato Zomeah – Vegetale. La differenza fra il livello Vegetale e quello Immobile è che quello vegetale può assorbire ciò che gli è utile ed espellere quello che gli è nocivo, cosa che porta al risultato di crescere.

Il Vegetale ha un ciclo di vita, vive, muore, dipende di più dell’Immobile dal suo ambiente e percepisce i cambiamenti del giorno e della notte. Questo è un tipo di esistenza del tutto diverso da quello dell’Immobile. Tutti i cambiamenti e tutte le differenze fra queste due forme esistono solo per merito del fatto che il desiderio di ricevere godimento al livello Vegetale è molto più grande di quello al livello dell’Immobile.

Nel livello Hai – Animale si trova un desiderio di ricevere ancora più grande. In effetti cosa non c’è nel Vegetale che si possa vedere negli animali? Ogni animale percepisce quello che lo circonda in modo individuale, si avvicina a quello che gli è vantaggioso e si allontana da ciò che gli è dannoso. Nel mondo del Vegetale esiste una forza generale (che è percepire ciò che gli è di vantaggio ed allontanare ciò che gli è nocivo così come la capacità di recare vantaggio o danneggiare) che è una forza equivalente al desiderio di un solo corpo (guf) nel gradino Animale.

L’animale si muove da un posto all’altro, prova sensazioni e sentimenti personali, ha un suo carattere ed una sua personalità. Al livello Animale il desiderio di ricevere è più grande di quello al livello Vegetale, per questo a quello animale si trovano delle peculiari caratteristiche: un ciclo di vita individuale, ognuno nasce e muore nel suo specifico tempo a differenza dalle piante le quali si comportano secondo la stagione. L’animale vive una vita autonoma nonostante certe specie vivano in branco od in gruppo. Fra gli animali c’è una netta separazione fra le varie specie, mentre il collegamento con membri della stessa specie è necessario. Nonostante ciò negli animali c’è una limitazione: l’animale percepisce solo se stesso e non può  percepire gli altri, non ha la sensazione del passato e non ha nessun interesse nel futuro.

Il gradino che viene dopo, il Medaber – Parlante, quello dell’uomo, è composto dalla forza dell’intelletto e del sentimento. La forza dell’uomo non è vincolata al tempo ed al luogo dato che quello che non si può afferrare per mezzo del primo componente, lo si può completare col secondo. Ad esempio: l’uomo non può percepire eventi successi migliaia di anni fa ma può completare questa differenza attraverso l’altro componente, l’intelletto: l’intelletto aiuta il sentimento, la persona può capire gli eventi del passato con la forza dell’intelletto e completarlo fino al proprio livello di sensazione.

E’ possibile anche la situazione opposta: io sento qualcosa e per controllare come possa influire su di me, positivamente o negativamente, aggiungo alla sensazione l’intelletto ed analizzo la situazione. L’intelletto ed il sentimento assieme allargano il mio capire per quanto riguarda il tempo ed il luogo. Io non sono più limitato, posso sentire, per mezzo dell’altro, quello che non ho sperimentato in pratica. Per merito di tutto ciò l’uomo si innalza al di sopra dello spazio e deltempo. Un singolo uomo ha il valore di tutti i livelli sottostanti: i mondi del Domem – Immobile,Zomeah – Vegetale  e Hai – Animale – tutti assieme.

Colui al quale si è risvegliato “il punto nel cuore” (il desiderio di spiritualità) e lo sviluppa fino alle dieci Sfirot, fino allo stato nel quale diventa il Kli (vaso) dell’anima cioè il vaso nel quale viene rivelata la Divinità, la persona allora è “Kabbalista”, dal verbo lekabel (che in ebraico vuol dire ricevere) ed include in se stesso tutti i “parlanti”, tutti coloro che si trovano nel livello di “Parlante”, di tutti i tempi e di tutti i popoli, dalla prima all’ultima generazione.

Questa piramide di gradini riflette la relazione fra i cinque tipi di creature che esistono nella Creazione: L’Immobile, il Vegetale, l’Animale ed il Parlante, allo stesso modo ogni singolo rappresentante di un gradino superiore è più alto di tutte le creature che si trovano nel gradino sottostante. Tutto ciò si esprime nei cinque tipi di desiderio che esistono nella Creazione:

* L’utilità e il danno che un singolo desiderio al livello Vegetale può apportare è equivalente all’utilità ed al danno di tutti i desideri del livello Immobile che esistono in tutta la Creazione.

* L’utilità ed il danno che può apportare un singolo desiderio al livello Animale è equivalente all’utilità ed al danno di tutti i desideri del livello Vegetale che esistono in tutta la Creazione.

* L’utilità ed il danno che può apportare un singolo desiderio al livello Parlante è equivalente all’utilità ed al danno di tutti i desideri del livello Animale che esistono in tutta la Creazione.

* L’utilità ed il danno che può apportare un singolo desiderio al livello Spirituale è equivalente all’utilità e al danno di tutti i desideri del livello Parlante che esistono in tutta la Creazione. Questo perché se in uno dei Parlanti si sveglia il “punto nel cuore”, la radice dell’anima, e lo sviluppa fino alla misura del Kli (vaso) spirituale, ciò vuol dire che la sua forza è equivalente alla forza di tutte le persone di tutti i tempi e di tutte le generazioni. Così è questa piramide. Però più l’oggetto è posto in alto nella piramide, più è speciale e, di conseguenza, il suo numero è sempre più ridotto nella realtà – nella Creazione.

Il nome del Creatore

* Il punto sulla yod-

* la lettera Yud – י

* la lettera hei – ה

* la lettera vav- ו

* la lettera hei – ה

Il punto sulla  Yod, – la lettera Yud י – la lettera hei ה – la lettera vav ו – la lettera hei ה.

Tutto ciò è il segno del desiderio che è stato creato dal Creatore e viene chiamato “creato” (o creatura). Questo desiderio è composto da cinque parti, le quali sono contrassegnate per mezzo di cinque segni, lettere. Queste lettere non simboleggiano il nome del “creato” (creatura) ma quello del Creatore, dato che quelle volontà, sono riempite dalla Luce, la sensazione del Creatore. Quello che percepisce la creatura non è niente altro che i nomi del Creatore.

Per questo le situazioni nelle quali si trova la creatura vengono chiamate con i nomi del Creatore, vale a dire che il mondo percepito dalla creatura, la sua sensazione -percezione  personale, il totale delle proprie sensazioni, sono in effetti la rivelazione del Creatore nei suoi confronti, nel suo intimo. Perciò il Kli (vaso) viene chiamato il nome del Creatore e si pronunciano solo quattro lettere (il punto sulla Yod non si pronuncia) le quali vengono chiamateAvaià (הוי”ה)

E così Avaià è la struttura del desiderio:

* Il punto sulla Yod consiste nel desiderio antecedente alla prima sensazione della creatura.

* la lettera Yud – rappresenta il livello Immobile – Domem

* la prima lettera Hei – rappresenta il livello Vegetale – Zomeah

* la lettera Vav – rappresenta il livello Animale – Hai

* l`ultima Hei – rappresenta il livello Parlante

Ogni singolo desiderio (Immobile, Vegetale, Animale e Parlante) si suddivide a sua volta negli stessi sub-livelli. Questo vale a dire che persino al livello Immobile c’è una divisione nelle parti: Immobile, Vegetale, Animale, Parlante.

Il livello dell’Uomo

Dobbiamo capire cosa è in effetti “Uomo”. Come è stato detto, un Vegetale vale quanto tutto l’Immobile nella Creazione, un singolo Animale è superiore a tutto il mondo vegetale ed un singolo “Uomo” è superiore a tutto ciò che è Animale in tutta la Creazione. Cosa vuol dire superiore? Il significato di questo è che, se lui si corregge, la sua correzione copre tutta la Creazione che è di sotto di lui, cioè la trascina con lui.

L’uomo include in se stesso tutto. Quindi se l’uomo attua delle correzioni, il significato di tutto ciò è che in conformità a questo, tutta la Creazione si avvicina al Creatore. Per questo solamente l’uomo deve correggersi. L’uomo che si innalza, innalza con lui tutti i mondi, quindi è stato detto che tutti i mondi furono creati per l’uomo.

I Mondi Spirituali sono:

Il livello Immobile che viene chiamato “Eichalot” – Templi

Il livello Vegetale che viene chiamato “Levushim” – Abbigliamenti

Il livello Animale che viene chiamato “Malahim” – Angeli

Il livello Parlante che viene chiamato “Neshamot” – Anime

La “Correzione” è la correzione del nostro rapporto col Creatore e viene chiamato “Uomo” chi ha ricevuto questo desiderio dal Creatore. Al di sotto del livello “Uomo” si trovano i livelli di desiderio Parlante, Animale, Vegetale ed Immobile, i quali esistono nell’uomo in questo mondo.

L’impegno di correggere tutta la Creazione è dell’uomo dato che l’uomo ha “Anima”, il desiderio più grande e più sviluppato che esista. Perciò l’uomo che in questo mondo riceve “il punto nel cuore” (che è in effetti il feto della nostra anima) ed inizia a svilupparlo, diventa la cosa più importante nel mondo materiale e così anche nei Mondi Spirituali.

Quest’uomo annette a se forze che gli danno la possibilità di collegarsi al Creatore ed equivalersi a Lui, cioè cambiarsi diventando simile a Lui.

Quattro livelli nel grado Parlante – Medaber

Nell’uomo stesso esistono tutti i quattro livelli della Creazione, che si chiamano:

Le Masse – “Amon Am”

I Ricchi     – “Ashirim” (coloro che possiedono il desiderio di ricchezza)

Gli Eroi     – “Ghiborim” (coloro che possiedono il desiderio di dominare)

I Saggi     – “Hachamim”

Tutti questi livelli derivano dal primo livello, Le Masse, dato che tutto deriva dal livello Immobile –“Domem”, dalla polvere, come è scritto “Tutto proviene dalla polvere” (Kohelet – Ecclesiaste). Nella polvere si trovano tre qualità preziose (sgulot): i vegetali, gli animali e gli uomini iniziano da questo livello. La polvere in se stessa non crea niente, ma senza di essa non  può esserci alcuna forma di vita.

Quindi anche qui, nelle Masse, che rappresentano il grado Domem – Immobile, è sotterrata la possibilità di svilupparsi nei livelli seguenti: in Ricchi, Eroi e Saggi, in conformità al desiderio di ricchezza, dominio e sapienza, che si sviluppano dal livello Immobile. Se contemporaneamente a questi desideri l’uomo riceve dal Creatore l’anima, “che è una parte Divina Superiore“, cioè la brama per la spiritualità, ecco che desidera ardentemente di unificarsi col Creatore.

Le Masse si sviluppano grado dopo grado con l’aiuto delle tre inclinazioni che sono in loro: Brama, Onore ed Invidia. Con l’aiuto di queste tre inclinazioni il desiderio dell’uomo aumenta e diventa più maturo. Per merito di queste inclinazioni l’uomo si sviluppa, si eleva da un livello all’altro, fino all’ottenimento – asagà – dell’ultimo livello, il livello della completezza.

Grazie alla “Brama”, si sviluppano dalle Masse i “Ricchi” (coloro che possiedono il desiderio per la ricchezza) che sono il primo livello dello sviluppo delle Masse. Questo gradino si distingue dalle Masse per il fatto che c’è in esso un desiderio molto più grande. Questo gradino è in conformità con il livello “Vegetale – Zomeach” che è nella Creazione.

Per mezzo dell’”Onore” si distinguono dalle Masse gli “Eroi” (coloro che possiedono il desiderio di dominare). Questo è il secondo gradino dello sviluppo delle Masse, il quale è in conformità col livello “Animale – Hai” nella Creazione.

Coloro che hanno il desiderio di arricchirsi, hanno sete solo di soldi, bramano la materia immobile – Domem -. Nelle persone a questo livello, anche se non ne rimarranno altre al mondo, questo desiderio in loro continuerà ad esistere, la cosa principale, per loro, è avere quello che vogliono.

Ma chi ha il desiderio dell’”Onore” ha un desiderio così sviluppato che non si accontenta di dominare una cosa immobile, questa è già una forma diversa di esistenza. Ha la necessità di dominare anche altri esseri umani, ha bisogno del prossimo perché questi gli diano questo onore. Affinché il prossimo colmi la sua brama, lui aspira ad essere nel cuore del prossimo.

Per mezzo dell’”Invidia” si distinguono dalle Masse i “Saggi”. Secondo quello che è detto:“L’invidia degli scrittori moltiplica la saggezza”. Persone con desideri più grandi hanno l’inclinazione per l’Invidia e sono coloro che acquisiscono saggezza e sapienza. Questo livello è conforme al livello “Parlante” nella Creazione.

Le azioni dei saggi non sono limitate nel tempo o nello spazio, l’uomo a volte è invidioso di qualcuno che è vissuto molto tempo prima ed è morto, ne ha invidia come se la persona fosse ancora in vita. Il tempo non influisce su questa sensazione. L’uomo ha invidia di un’altro non solo perché il secondo ha qualcosa che lui non ha, ma è invidioso del secondo anche se tutti e due hanno la stessa cosa. Cioè, l’uomo vuole, non solo ricevere tutto quello che ha l’altro (ricevere sia il desiderio che il riempimento dell’altro), ma anche distruggere il  desiderio dell’altro, perché non abbia più niente. Se io, ad esempio, mi trovo nel livello “Parlante” che è nell’uomo, ciò vuol dire che il mio desiderio è cosi forte che voglio ricevere tutto quello che hanno gli altri e non soltanto questo ma anche che agli altri non rimanga nulla.

In questo modo io posso aumentare il mio desiderio fino all’infinito, cioè io stesso, da solo, posso essere pari a tutta l’umanità. La qualità dell’invidia che dà la possibilità di ingrandire il desiderio esiste solo negli uomini. Le persone che non si trovano nel livello “Parlante” non possono ingrandire il loro desiderio, corrono solo dietro all’onore od alla brama del profitto, cioè alla sicurezza dell’appagamento dei propri bisogni e solo dei propri. Con la forza dell’invidia, l’uomo nel livello “Parlante”, ingrandisce in modo illimitato il suo desiderio di ricevere. L’invidia è uno dei mezzi più efficaci per progredire. La cosa fondamentale è farne l’uso giusto: non volere che anche l’altro non possegga, ma volere che io abbia non meno dell’altro.

Le persone che non sono nel livello “Parlante” rimangono senza – Sgulà – rimedio, senza guarigione, dato che non hanno un forte desiderio. Tutte le tre tendenze agiscono in loro mescolate e dato che il loro desiderio brama una volta in una direzione ed un’altra volta in un’altra ancora, si frantuma in mille pezzi. Per ottenere qualcosa, il desiderio si butta ogni volta in una direzione diversa. Vale a dire che non c’è un solo desiderio ardente in un’unica direzione per ottenere qualunque cosa nella sua pienezza. La persona cambia direzione tutto il tempo, cerca ogni volta qualcosa di diverso e disperde la sua energia.

La cosa è simile a  bambini piccoli che desiderano tutto quello che vedono, anche se l’uomo ha un forte desiderio, la sua brama ogni volta cambia: per la ricchezza, l’onore, il dominio, il sapere e quindi alla fine dei conti non otterrà niente.

Quando sorge nell’uomo la brama per la ricchezza, lui è disposto a lavorare giorno e notte, volendo solo soldi, e ancora soldi, non interessandosi di nessun altra cosa. Succede lo stesso per quanto riguarda la brama di ricevere onore: vuole essere eletto al Parlamento, diventare Capo di Stato, tutto il resto per lui non è importante, non il riposo, il godimento e la famiglia, tutta la sua brama è per il dominio.

Il problema di tutti coloro che ottengono il gradino: “l’invidia degli scrittori moltiplicherà la sapienza”, è che loro stessi guardano gli altri e cosa posseggono in tutti i sensi, vogliono ottenere tutto assieme quindi non possono ottenere nulla. Assieme a questo, loro assorbono in loro stessi i desideri degli altri, fino al punto di poter contenere in loro stessi desideri pari a quelli di tutto il mondo e, anche se il desiderio non è orientato, è di una grandezza enorme.

GLOSSARIO semplificato

dei termini studiati al corso

600.000 anime: frammenti dell’unica creazione, dell’anima generale chiamata “Adamo”. E’ una qualità della connessione.

Adam HaRishon: (Adamo) l’anima creata in principio prima della frammentazione. E’ la prima struttura che ha il desiderio di assomigliare al Borè.

Anima: La creatura, il desiderio originale che è stato creato.

Ari: L’abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak, il nome completo è Yitzhak Luria Ashkenazi (1534 – 1572). Il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, il metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore (XVI sec.).

Baal HaSulam: Il secondo nome di Yehuda Leib HaLevi Ashlag (1884 – 1954). L’autore del metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore, l’autore del commentario dello Zohar e tutti i lavori di Ari.

Binà:  la fase 2 della creazione, proprietà di dazione nella creazione.

Borè: significa Creatore e deriva dall’ebraico Bo-re (vieni e vedi-verifica).  Non è qualcosa di cui avere fede, è la forza dell’amore e della dazione.

Chochmà: (Saggezza) è la fase 1 della creazione.

Corpo: (Guf) sono i desideri che eseguono le intenzioni del Rosh del Parzuf.

Correzione: (Tikkun) cambiare l’intenzione del desiderio di ricevere per modificare la percezione della realtà.

Creatura: deriva dalla parola ebraica Nivrà che vuol dire fuori dal grado, cioè che non ha ancora conseguito la realtà spirituale.

Desiderio: il motore sia della vita biologica sia della vita spirituale.

Divinità: desiderio speciale di conseguire la Fonte di tutta la vita.

Egitto: desiderio di ricevere egoistico.

Ein Od Milvado: significa non esiste nulla tranne Lui.

Incarnazione: ciclo che fa l’anima in ogni gradino spirituale, anche nella stessa vita.

Israele: combinazione di 2 parole Yashar-El e significa dritto al Borè. Coloro che hanno il desiderio di conseguire la dazione si chiamano Israele.

Kabbalah: saggezza della ricezione del bene.

Keter: (Corona) detta fase radice, fase zero. E’ l’essenza del Divino, della dazione e dell’amore.

Kli: vaso, desiderio (plurale Kelim).

Luce: il piacere, il conseguimento del desiderio di dare.

Malchut: (Regno) è la quarta e ultima fase dello sviluppo del desiderio di ricevere.

Mitzvah: (precetto, plurale Mitzvot), comandamento. Ogni atto che mi avvicina alla realtà dell’anima di Adam HaRishon. E’ la correzione del cuore.

Mondo spirituale: realtà che è fuori dal nostro mondo e dalla nostra natura.

Nazioni del mondo: sono tutti i desideri comuni.

Neshamà: è l’anima in ebraico.

Olam: significa mondo e deriva dalla parola Alamà (occultamento).

Parlante: è l’Adamo che è in noi, il punto nel cuore

Partzuf: Struttura spirituale che consiste in dieci Sefirot.

Pitcha: in ebraico significa prefazione. E’ l’introduzione alla struttura dei mondi superiori.

Punto nel cuore: un desiderio nuovo per la spiritualità, desiderio di dare.

Rabash: Abbreviazione del Rav Baruch Shalom, nome completo Baruch Shalom HaLevi Ashlag  (1906 – 1991), l’autore del libro “ Shlavey Sulam” (“ I gradini della scala” in ebraico) – una descrizione dettagliata dell’ascesa dell’uomo al mondo Spirituale.

Rashbi: Rabbi Shimon Bar Yochai, l’autore dello Zohar (III sec. A. C. ).

Radice: è il conseguimento finale dei kabbalisti, la sorgente di tutti i conseguimenti. La dazione, il desiderio di dare.

Ramo: è il desiderio di ricevere.

Rosh: è il capo, la testa del Partzuf, dove ci sono le intenzioni.

Santità: (Kedushà) deriva dalla parola Kadosh (distinto e separato dall’ego).

Sefira: (plurale Sefirot) è l’ego corretto ad un certo livello, in un certo modo. Quindi, risplende ed è chiamato Sefirot (che viene dal termine ebraico “sapphire”) luminoso.

Spiritualità: la forza della dazione

Torah: significa luce (dalla parola Horaa che significa “Insegnamenti”, o dalla parola Ohr “Luce”). E’ un testo che esprime le correzioni che bisogna fare nel desiderio di ricevere.

Yud Hey Vav Hey: è il Tetragramma, il nome del Borè. È l’algoritmo, il calco di tutta la creazione.

Zeir Anpin: (Piccolo Volto) è la fase 3 della creazione, ricevere al fine di dare, è una struttura spirituale già realizzata ma in forma piccola, non consapevole.

Zohar: libro dello splendore. E’ un testo fondamentale per la saggezza della Kabbalah, scritto da 10 kabbalisti che hanno conseguito pienamente questa saggezza.

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