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Il piccolo coniglietto

di Dani Polovich

piccoloconiglietto__img019Una mattina il piccolo coniglietto si svegliò nella sua tana. Il sole splendeva, e fuori si udiva il cinguettio degli uccelli.

”Che giornata meravigliosa, ma cosa farò oggi?” pensò il piccolo coniglietto, ed uscì dalla caverna guardandosi intorno.

Non avendo visto nulla di interessante, egli pensò quindi di tornare nella caverna per fare colazione, quando, tutto d’un tratto, si accorse di una grande scatola con un nastro rosso ed un biglietto d’auguri. Il coniglietto era piccolo ma sapeva già leggere, sillabando: “Un re – ga – lo per il co – ni – glietto”

”Che bello! Ma mi sembra che il mio compleanno sia già passato”, pensò il coniglietto e si grattò la fronte. “A quanto pare qualcuno ha deciso di farmi un regalo senza un particolare motivo.”

ilpiccoloconiglietto_img020Il piccolo coniglietto ne fu molto felice. “Un regalo inaspettato in un giorno soleggiato, è una cosa meravigliosa!” Quindi si affrettò a sciogliere il nastro, sollevare il coperchio e guardarvi dentro con curiosità. Nella scatola c’erano svariati oggetti, ma il coniglietto era così emozionato per il fatto di aver ricevuto un regalo che non fece molta attenzione al contenuto.

”Grazie”, disse a voce alta, come soleva fare quando riceveva un regalo.

Questa volta però non sapeva proprio chi gli avesse fatto il regalo e aveva quindi detto ”grazie” a caso…

Dopo di ché pensò che sarebbe stato bello trovare chi gli aveva fatto quel regalo e ringraziarlo veramente.

piccoloconiglietto__img021”Questo è quello che farò oggi”, si disse. Quindi fece velocemente colazione e andò a cercare il misterioso donatore.

Non lontano dalla sua tana incontrò un porcospino.

”Ciao, porcospino!”, esclamò il coniglietto.

”Ciao”, disse il porcospino, tristemente.

”Perché sei triste?”, chiese il coniglietto.

”Ho raccolto tanti funghi, ma non ho abbastanza aculei per infilzarvi tutti i funghi e portarli a casa”.

piccoloconiglietto__img022Non sapendo cosa dire riguardo i funghi, gli disse semplicemente: “Non essere triste, porcospino. Dimmi, sai per caso chi mi ha portato il regalo?”

”No, non lo so.” gli rispose il porcospino.

”Va bene, allora arrivederci per il momento!” disse il coniglietto e corse a cercare chi gli aveva preparato un regalo così meraviglioso.

Correndo per il sentiero, scorse una scimmietta. A dire il vero, egli vide prima la bicicletta che la nascondeva e solo dopo scorse la scimmietta che, sostenendo la bici, guardava la ruota.

”Ciao, scimmietta, cosa stai facendo?”

piccoloconiglietto__img023“Sto reggendo la bici e guardo la ruota ”, disse la scimmietta.

”Questo lo sto vedendo. All’inizio non ti avevo nemmeno scorta, a causa della bicicletta. Ma perché guardi la ruota?”

”Perché mi sembra che sia sgonfia, e se non c’è aria nella camera, non posso continuare la mia passeggiata in bicicletta” rispose la scimmietta,

”Purtroppo non posso aiutarti”, disse il coniglietto osservando anche lui la ruota sgonfia.

piccoloconiglietto__img024”Sai per caso chi mi ha preparato il regalo?”

“No, non lo so. Chiedilo al gufo, lui sa tutto”, disse la scimmietta che tornò ad occuparsi della bicicletta con la ruota sgonfia.

Il coniglietto andò allora a cercare il gufo.

”Ciao, gufo!”, disse il coniglietto allegramente quando lo scorse.

”Chi sei? Non vedo nulla.”

”Sono io, il coniglietto”.

piccoloconiglietto__img025_000”Ah, coniglietto, mi dispiace, ma non vedo niente a causa di questo sole accecante. Se desideri che io ti veda, dovrai tornare di notte”.

”Non è necessario che tu mi veda. Volevo solo chiederti se sai chi mi ha preparato il regalo. La scimmietta mi ha detto che è probabile che tu lo sappia.”

”La scimmietta ha detto così? No, non lo so, ma so molte altre cose. Se non hai altre domande, svanirò misteriosamente”, disse il gufo, che un momento dopo era sparito…

Il coniglietto tornò a casa stanco e deluso, ma si ricordò che al mattino non aveva prestato attenzione a ciò che c’era nella scatola. Egli sollevò di nuovo il coperchio e vide che dentro alla scatola c’erano un cesto, degli occhiali da sole e una pompa da bicicletta.

piccoloconiglietto__img028“Questi sono esattamente gli oggetti che mancano al porcospino, alla scimmietta e al gufo E non mi sono veramente necessari”, pensò il coniglietto.

”Darò loro il mio regalo, ne hanno bisogno più di me”, prese la scatola e corse ad aiutare gli amici.

”Porcospino, ti ho portato un cesto! Adesso puoi portare a casa tutti i funghi che hai raccolto!” ed aiutò il porcospino a mettere i funghi nel cesto.

“Grazie!”, disse il porcospino soddisfatto, andando a casa con il cesto colmo di funghi.

Poi il piccolo coniglietto si affrettò a raggiungere la scimmietta. Lei era ancora seduta ai margini del sentiero, pensando come riparare la ruota della sua bicicletta.

”Scimmietta, ecco una pompa da bicicletta. Adesso potrai gonfiare la ruota e continuare la tua passeggiata in bici.”

”Benissimo! Grazie!” disse la scimmietta, felice, e cominciò a gonfiare la ruota della bicicletta.

Al coniglietto era rimasto l’ultimo regalo che desiderava dare al gufo.

”Gufo!” chiamò il coniglietto.

”Chi è?” chiese il gufo.

”Sono io, il coniglietto.”

”Coniglietto. Sei tornato? Cosa è successo?” chiese il gufo.

piccoloconiglietto__krolik”Infatti è successo qualcosa. Ti ho portato degli occhiali da sole. Adesso puoi vedere me e tutti gli altri anche alla luce del giorno.”

Il coniglietto prese gli occhiali e li mise sul naso del gufo.

”Grazie”, disse il gufo. “Adesso ti vedo.”

“Sai, gufo” gli raccontò il coniglietto, ”non sono riuscito a trovare chi mi ha portato questa scatola, ma mi sembra che sia qualcuno molto speciale avendomi dato un regalo talmente meraviglioso! E dato che ho desiderato tanto assomigliare a lui, essere buono come lui, ho distribuito tutti i miei regali al porcospino, alla scimmietta ed a te. Sono sicuro di non aver ricevuto questo regalo per puro caso, ma per poter, con l’aiuto del regalo, dare agli altri ed aiutarli a sentire quanto è bello!”

Il coniglietto saltellava, tanta era la sua emozione

“Ciononostante devo trovare questo amico meraviglioso!” disse e se ne andò a casa, con una scatola vuota, ma senza dubbio molto felice e con tanta curiosità.

Illustrazioni: Ilana Benderenko

GLOSSARIO semplificato

dei termini studiati al corso

600.000 anime: frammenti dell’unica creazione, dell’anima generale chiamata “Adamo”. E’ una qualità della connessione.

Adam HaRishon: (Adamo) l’anima creata in principio prima della frammentazione. E’ la prima struttura che ha il desiderio di assomigliare al Borè.

Anima: La creatura, il desiderio originale che è stato creato.

Ari: L’abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak, il nome completo è Yitzhak Luria Ashkenazi (1534 – 1572). Il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, il metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore (XVI sec.).

Baal HaSulam: Il secondo nome di Yehuda Leib HaLevi Ashlag (1884 – 1954). L’autore del metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore, l’autore del commentario dello Zohar e tutti i lavori di Ari.

Binà:  la fase 2 della creazione, proprietà di dazione nella creazione.

Borè: significa Creatore e deriva dall’ebraico Bo-re (vieni e vedi-verifica).  Non è qualcosa di cui avere fede, è la forza dell’amore e della dazione.

Chochmà: (Saggezza) è la fase 1 della creazione.

Corpo: (Guf) sono i desideri che eseguono le intenzioni del Rosh del Parzuf.

Correzione: (Tikkun) cambiare l’intenzione del desiderio di ricevere per modificare la percezione della realtà.

Creatura: deriva dalla parola ebraica Nivrà che vuol dire fuori dal grado, cioè che non ha ancora conseguito la realtà spirituale.

Desiderio: il motore sia della vita biologica sia della vita spirituale.

Divinità: desiderio speciale di conseguire la Fonte di tutta la vita.

Egitto: desiderio di ricevere egoistico.

Ein Od Milvado: significa non esiste nulla tranne Lui.

Incarnazione: ciclo che fa l’anima in ogni gradino spirituale, anche nella stessa vita.

Israele: combinazione di 2 parole Yashar-El e significa dritto al Borè. Coloro che hanno il desiderio di conseguire la dazione si chiamano Israele.

Kabbalah: saggezza della ricezione del bene.

Keter: (Corona) detta fase radice, fase zero. E’ l’essenza del Divino, della dazione e dell’amore.

Kli: vaso, desiderio (plurale Kelim).

Luce: il piacere, il conseguimento del desiderio di dare.

Malchut: (Regno) è la quarta e ultima fase dello sviluppo del desiderio di ricevere.

Mitzvah: (precetto, plurale Mitzvot), comandamento. Ogni atto che mi avvicina alla realtà dell’anima di Adam HaRishon. E’ la correzione del cuore.

Mondo spirituale: realtà che è fuori dal nostro mondo e dalla nostra natura.

Nazioni del mondo: sono tutti i desideri comuni.

Neshamà: è l’anima in ebraico.

Olam: significa mondo e deriva dalla parola Alamà (occultamento).

Parlante: è l’Adamo che è in noi, il punto nel cuore

Partzuf: Struttura spirituale che consiste in dieci Sefirot.

Pitcha: in ebraico significa prefazione. E’ l’introduzione alla struttura dei mondi superiori.

Punto nel cuore: un desiderio nuovo per la spiritualità, desiderio di dare.

Rabash: Abbreviazione del Rav Baruch Shalom, nome completo Baruch Shalom HaLevi Ashlag  (1906 – 1991), l’autore del libro “ Shlavey Sulam” (“ I gradini della scala” in ebraico) – una descrizione dettagliata dell’ascesa dell’uomo al mondo Spirituale.

Rashbi: Rabbi Shimon Bar Yochai, l’autore dello Zohar (III sec. A. C. ).

Radice: è il conseguimento finale dei kabbalisti, la sorgente di tutti i conseguimenti. La dazione, il desiderio di dare.

Ramo: è il desiderio di ricevere.

Rosh: è il capo, la testa del Partzuf, dove ci sono le intenzioni.

Santità: (Kedushà) deriva dalla parola Kadosh (distinto e separato dall’ego).

Sefira: (plurale Sefirot) è l’ego corretto ad un certo livello, in un certo modo. Quindi, risplende ed è chiamato Sefirot (che viene dal termine ebraico “sapphire”) luminoso.

Spiritualità: la forza della dazione

Torah: significa luce (dalla parola Horaa che significa “Insegnamenti”, o dalla parola Ohr “Luce”). E’ un testo che esprime le correzioni che bisogna fare nel desiderio di ricevere.

Yud Hey Vav Hey: è il Tetragramma, il nome del Borè. È l’algoritmo, il calco di tutta la creazione.

Zeir Anpin: (Piccolo Volto) è la fase 3 della creazione, ricevere al fine di dare, è una struttura spirituale già realizzata ma in forma piccola, non consapevole.

Zohar: libro dello splendore. E’ un testo fondamentale per la saggezza della Kabbalah, scritto da 10 kabbalisti che hanno conseguito pienamente questa saggezza.

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