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In merito a “Al di sopra della ragione” (art. 21)

Per quanto riguarda “al di sopra della ragione”, dovremmo utilizzare questo strumento sia tra amici, sia tra un individuo e il Creatore. Tuttavia, vi è una differenza fra di loro. Tra un individuo e il Creatore questo strumento deve rimanere per sempre. In altre parole, non bisogna mai sottovalutare questo strumento chiamato “la fede di sopra della ragione.” Mentre, tra amici, se si riesce a vedere la virtù del proprio amico come motivo interno, questo è un qualcosa in più ed è tanto meglio.

Ciò nonostante, la natura del corpo è il contrario: esso vede sempre la colpa del suo amico e non le sue virtù. È per questo che i nostri saggi dissero: “Giudica ogni persona favorevolmente.”In altre parole, anche se entro limiti ragionevoli si vede che il proprio amico ha sbagliato, si dovrebbe comunque cercare di giudicarlo positivamente. E questo può essere di sopra della ragione. Cioè, anche se logicamente non lo si può giustificare, al di sopra della ragione lo si può giustificare comunque.

Tuttavia, se egli lo può giustificare in ragione, questo è certamente meglio. Se, per esempio, egli vede che i suoi amici sono a un livello superiore al suo, vede nei limiti della ragione, come egli è nella pochezza assoluta rispetto agli amici, vede che tutti gli amici rispettano l’orario di arrivo al seminario ed hanno maggiore interesse per tutto ciò che accade tra gli amici e per aiutare chiunque in ogni modo possibile, così come a rendere immediatamente realtà ogni consiglio per il lavoro dato dagli insegnanti, ecc; questo certamente lo colpisce e gli dà la forza di superare la sua pigrizia, sia quando ha bisogno di svegliarsi prima dell’alba, sia durante la giornata.

Inoltre, durante la lezione, il suo corpo è più interessato alle lezioni, perché altrimenti sarebbe in ritardo rispetto ai suoi amici. Per di più, con tutto ciò che riguarda Kedusha [santità], egli deve prenderla più sul serio, perché il corpo non può tollerare l’umiltà. E ancora, quando il suo corpo guarda gli amici, vede all’interno il motivo per cui tutti lavorano per il Creatore. Il suo corpo gli permette di lavorare per il Creatore.

E la ragione per cui il corpo aiuta lo spostamento al fine di dare è perché, come già detto, il corpo non è disposto a tollerare l’umiltà. Bensì, tutti hanno l’orgoglio, e il corpo non è disposto ad accettare una situazione in cui il suo amico è più grande di lui. Così, quando vede che i suoi amici sono a un livello più alto del suo, questo lo spinge a salire in ogni modo.

Questo è il significato di ciò che dissero i nostri saggi, “l’invidia aumenta la saggezza.” In altre parole, quando tutti gli amici vedono essere la società ad un alto livello, sia nei pensieri che nelle azioni, è naturale che ognuno deve alzare la sua saggezza ad un livello superiore rispetto alle qualità del proprio corpo.

Ciò significa che, anche se interiormente non ha voglia di grandi desideri, o non è intensamente attratto dal crescere ancora, per invidia egli può acquisire ulteriori poteri che non ha nella sua natura. Così, la forza della qualità di invidia in lui ha procreato nuovi poteri al suo interno, che esistono nella società ed, attraverso di loro, egli ha ricevuto quella nuova qualità; nel senso che i poteri non sono stati installati in lui dai suoi progenitori. Pertanto, ora ha nuove qualità che la società ha generato in lui.

Si scopre che una persona ha delle qualità che i suoi genitori lasciano in eredità ai loro figli e ha delle qualità che ha acquisito dalla società, che è un nuovo possesso. E questo gli arriva solo attraverso il legame con la società e l’invidia che prova verso gli amici, quando vede che hanno migliori qualità delle sue. In questo modo viene spinto ad acquisire le loro buone qualità che egli non possiede e di cui è geloso.

Così è attraverso la società che guadagna nuove qualità, che egli accoglie vedendo i propri amici ad un grado più alto del suo ed egli è invidioso di loro. Questo è il motivo per cui ora può progredire rispetto a quando lui non aveva una società, dal momento che acquisisce nuovi poteri attraverso la società.

Però, questo si può dire se vede veramente gli amici in un grado più elevato del suo. Ma al tempo stesso, l’inclinazione al male gli mostra la bassezza della società e lo fa pensare che al contrario, questa società con cui si vuole legare non fa per lui e gli amici sono molti gradi inferiori rispetto al suo. Così, da una tale società, non solo non si guadagnerebbe nulla, ma perfino la forza innata che egli ha, anche se piccola, sarebbe più grande di quella all’interno di questa società.

Pertanto, si dovrebbe stare lontano da loro. E se egli volesse un legame con loro, lo farebbe per vedere se tutti gli obbediscono e lo seguono, il che significa seguire la propria ragione rispetto a come la società dovrebbe comportarsi.

Rispetto a come si siedono quando si riuniscono, come studiano e come pregano. In altre parole, se sono tutti seri, e, Dio non voglia, che si sorrida o si discuta di questioni mondane; se gli amici si guadagnano da vivere o di come lo fanno, se facilmente o con difficoltà; se hanno un lavoro in cui non soffrono oppure se hanno un padrone problematico che gli dà un momento difficile; se i suoi colleghi lo prendono in giro per il suo essere ortodosso; ecc.

Tutti questi aspetti per lui non sarebbero di nessuna importanza e sarebbe uno spreco pensarci, poiché sono solo cose corporee. Lui, invece, è venuto a prendere parte ad un’assemblea di Israele per un nobile scopo, che è quello di essere un vero servo del Creatore.

Ne consegue che quando egli ha voglia di dimenticare la sua corporalità, o meglio, quando in realtà la sua corporalità lo preoccupa profondamente e lui vuole allontanarsene, egli non vuole iniziare a discutere di corporalità con gli amici. Ed egli non si cura della corporalità dei suoi amici, dato che ora vuole spiritualità. “Allora perché adesso gli amici rovinano improvvisamente la mia mente con le cose banali che non hanno alcun interesse per me? È per questo che voglio dimenticare la mia corporalità, non posso trovare il tempo per pensare alla corporalità degli amici. Così faresti meglio ad ascoltare me e stare lontano da loro”, gli dice il suo corpo “e sarà la cosa migliore. Perché rovinare la tua mente con queste sciocchezze?”

Pertanto, quando il corpo gli dimostra l’inferiorità dei suoi amici, che cosa può rispondere il suo stesso corpo quando si tratta di argomenti veritieri? In altre parole, il corpo gli consiglia di allontanarsi dalla società, dato che il corpo suggerisce che il gruppo sia malvagio. Il corpo gli dice di stare lontano dalla società, e questo modo sarà giusto visto che potrà pensare solo alla sua spiritualità e, quando necessario, anche alla sua stessa corporalità.

Dunque, se una persona crede che senza una società è impossibile avanzare e ottenere l’amore del Creatore, poiché questo è il trampolino di lancio per uscire dall’amor proprio ed entrare nell’amore del Creatore, egli non ha altra scelta che andare al di sopra della ragione. Si dovrebbe dire al proprio corpo: “Rispetto al fatto che si vede che non sono realmente in grado di desiderare di raggiungere l’amore del Creatore, come tu lo desideri dato che tu sei il mio corpo, vedo che mi consigli di lasciare gli amici perché sono più santo rispetto al resto dei corpi degli amici, poiché voglio essere un servo del Creatore.

Vedo che mi si stai consigliando di lasciare gli amici perché i loro corpi già mostrano la loro inferiorità e non hanno la forza di nascondere i loro tratti maligni occultati, dato che la gente di solito nasconde in loro il male l’uno dall’altro, in modo che altri li rispettino vedendo solo che hanno qualità importanti. Ma qui, il loro male è così grande che loro non sono in grado di superare il male e nasconderlo, in modo che gli altri non lo vedano. Quindi, dal mio punto di vista, essi sono certamente ignobili.

Tuttavia, senza una società non guadagnerò nulla, nonostante tutte le mie buone qualità. Così, al di sopra della ragione, terrò quello che dissero i nostri saggi (Avot, capitolo 4), “Siate molto, molto umili.” Pertanto, devo andare al di sopra della ragione e credere che essi siano in un grado più elevato del mio. E così, nella misura della mia fede, io sarò in grado di ricevere incoraggiamento e forza dalla società e dunque ricevere da loro ciò che la società può dare.”

GLOSSARIO semplificato

dei termini studiati al corso

600.000 anime: frammenti dell’unica creazione, dell’anima generale chiamata “Adamo”. E’ una qualità della connessione.

Adam HaRishon: (Adamo) l’anima creata in principio prima della frammentazione. E’ la prima struttura che ha il desiderio di assomigliare al Borè.

Anima: La creatura, il desiderio originale che è stato creato.

Ari: L’abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak, il nome completo è Yitzhak Luria Ashkenazi (1534 – 1572). Il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, il metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore (XVI sec.).

Baal HaSulam: Il secondo nome di Yehuda Leib HaLevi Ashlag (1884 – 1954). L’autore del metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore, l’autore del commentario dello Zohar e tutti i lavori di Ari.

Binà:  la fase 2 della creazione, proprietà di dazione nella creazione.

Borè: significa Creatore e deriva dall’ebraico Bo-re (vieni e vedi-verifica).  Non è qualcosa di cui avere fede, è la forza dell’amore e della dazione.

Chochmà: (Saggezza) è la fase 1 della creazione.

Corpo: (Guf) sono i desideri che eseguono le intenzioni del Rosh del Parzuf.

Correzione: (Tikkun) cambiare l’intenzione del desiderio di ricevere per modificare la percezione della realtà.

Creatura: deriva dalla parola ebraica Nivrà che vuol dire fuori dal grado, cioè che non ha ancora conseguito la realtà spirituale.

Desiderio: il motore sia della vita biologica sia della vita spirituale.

Divinità: desiderio speciale di conseguire la Fonte di tutta la vita.

Egitto: desiderio di ricevere egoistico.

Ein Od Milvado: significa non esiste nulla tranne Lui.

Incarnazione: ciclo che fa l’anima in ogni gradino spirituale, anche nella stessa vita.

Israele: combinazione di 2 parole Yashar-El e significa dritto al Borè. Coloro che hanno il desiderio di conseguire la dazione si chiamano Israele.

Kabbalah: saggezza della ricezione del bene.

Keter: (Corona) detta fase radice, fase zero. E’ l’essenza del Divino, della dazione e dell’amore.

Kli: vaso, desiderio (plurale Kelim).

Luce: il piacere, il conseguimento del desiderio di dare.

Malchut: (Regno) è la quarta e ultima fase dello sviluppo del desiderio di ricevere.

Mitzvah: (precetto, plurale Mitzvot), comandamento. Ogni atto che mi avvicina alla realtà dell’anima di Adam HaRishon. E’ la correzione del cuore.

Mondo spirituale: realtà che è fuori dal nostro mondo e dalla nostra natura.

Nazioni del mondo: sono tutti i desideri comuni.

Neshamà: è l’anima in ebraico.

Olam: significa mondo e deriva dalla parola Alamà (occultamento).

Parlante: è l’Adamo che è in noi, il punto nel cuore

Partzuf: Struttura spirituale che consiste in dieci Sefirot.

Pitcha: in ebraico significa prefazione. E’ l’introduzione alla struttura dei mondi superiori.

Punto nel cuore: un desiderio nuovo per la spiritualità, desiderio di dare.

Rabash: Abbreviazione del Rav Baruch Shalom, nome completo Baruch Shalom HaLevi Ashlag  (1906 – 1991), l’autore del libro “ Shlavey Sulam” (“ I gradini della scala” in ebraico) – una descrizione dettagliata dell’ascesa dell’uomo al mondo Spirituale.

Rashbi: Rabbi Shimon Bar Yochai, l’autore dello Zohar (III sec. A. C. ).

Radice: è il conseguimento finale dei kabbalisti, la sorgente di tutti i conseguimenti. La dazione, il desiderio di dare.

Ramo: è il desiderio di ricevere.

Rosh: è il capo, la testa del Partzuf, dove ci sono le intenzioni.

Santità: (Kedushà) deriva dalla parola Kadosh (distinto e separato dall’ego).

Sefira: (plurale Sefirot) è l’ego corretto ad un certo livello, in un certo modo. Quindi, risplende ed è chiamato Sefirot (che viene dal termine ebraico “sapphire”) luminoso.

Spiritualità: la forza della dazione

Torah: significa luce (dalla parola Horaa che significa “Insegnamenti”, o dalla parola Ohr “Luce”). E’ un testo che esprime le correzioni che bisogna fare nel desiderio di ricevere.

Yud Hey Vav Hey: è il Tetragramma, il nome del Borè. È l’algoritmo, il calco di tutta la creazione.

Zeir Anpin: (Piccolo Volto) è la fase 3 della creazione, ricevere al fine di dare, è una struttura spirituale già realizzata ma in forma piccola, non consapevole.

Zohar: libro dello splendore. E’ un testo fondamentale per la saggezza della Kabbalah, scritto da 10 kabbalisti che hanno conseguito pienamente questa saggezza.

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