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Lo scopo della Società (art.1 – part.1) (KFS)

Ci siamo riuniti qui per fondare una società per tutti coloro che desiderano seguire il percorso ed il metodo di Baal HaSulam, la via attraverso la quale salire i livelli dell’uomo e non rimanere come una bestia, come dissero i nostri saggi (Yevamot, 61 a) riguardo al versetto: “E voi Mie pecore, le pecore del Mio pascolo, siete uomini”. Rashbi disse: “Voi siete chiamati ‘uomini’ e gli idolatri non sono chiamati ‘uomini’”.

Per comprendere il valore dell’uomo, ora presenteremo un versetto dei nostri saggi (Berachot, 6 b) riguardo al versetto: “Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo” (Ecclesiaste 12:13). E la Gemarah domanda: “Cosa significa ‘Perché questo è il tutto dell’uomo’”?

Rabbi Elazar disse: “Il Creatore disse: ‘L’intero mondo fu creato solo a questo scopo’. Questo significa che tutto il mondo fu creato per il timore di Dio”.

Tuttavia, dobbiamo comprendere cosa sia il timore di Dio, essendo la ragione per cui fu creato il mondo. Da tutte le parole dei nostri saggi, apprendiamo che la ragione della creazione fu per beneficiare le Sue creazioni. Questo significa che il Creatore desiderava deliziare le creature in modo che si sentissero felici nel mondo. E qui i nostri saggi dissero riguardo al versetto “Perché questo è il tutto dell’uomo”, che la ragione della creazione fu il timore di Dio.

Ma secondo quanto è spiegato nell’articolo “Matan Torah”, la ragione per cui le creature non ricevono delizia e piacere, anche se questa fu la ragione della creazione, è la disuguaglianza della forma tra il Creatore e le creature. Il Creatore è il donatore e le creature sono i riceventi. Ma esiste una regola secondo la quale i rami sono simili alla radice dalla quale i rami nacquero.

E dato che nella nostra radice non esiste ricezione, in quanto il Creatore non è in alcun modo carente e non necessita di nulla per soddisfare il Suo volere, l’uomo sente sgradevolezza quando deve essere un ricevente. Questo è il motivo per cui ogni persona si vergogna di mangiare il pane della vergogna.

Per correggere questo, fu necessario creare il mondo. Olam [mondo] significa He’elem [occultamento], così quella delizia e piacere devono essere nascosti. Perché è così? La risposta è: per il timore. In altre parole, è così affinché l’uomo senta timore usando i suoi vasi di ricezione, chiamati “amor proprio”. Questo significa che l’uomo deve impedire a se stesso di ricevere i piaceri che brama, e deve avere la forza di dominare la brama verso l’oggetto del suo desiderio.

L’uomo, invece, deve ricevere i piaceri che arrecano contentezza al Creatore. Questo significa che la creatura vorrà dare al Creatore e avrà timore del Creatore, di ricevere per se stesso, poiché la ricezione del piacere (quando l’uomo riceve per il proprio beneficio) lo distacca dall’adesione al Creatore.

Quando l’uomo esegue una delle Mitzvot [precetti] del Creatore, quindi, deve avere l’intenzione che questa Mitzva gli porterà pensieri puri, affinché possa dare al Creatore osservando le Mitzvot di Dio. Come dissero i nostri saggi: “Rabbi Hanania Ben Akashia dice: ‘Il Creatore volle purificare Israele; quindi Egli diede loro la Torah e le Mitzvot in abbondanza’”.

E questo è il motivo per cui ci riuniamo qui: per fondare una società nella quale ognuno di noi segue lo spirito di dazione al Creatore. E per conseguire la dazione al Creatore, dobbiamo iniziare a dare all’uomo, che si chiama “amore per gli altri”.

E l’amore per gli altri può esistere solo annullando se stessi. Quindi, da un lato ogni uomo deve sentirsi in bassezza e dall’altro deve essere orgoglioso che il Creatore ci abbia dato la possibilità di essere in una società nella quale ognuno di noi non ha che un solo scopo: che la Divinità risieda tra di noi.

E anche se non abbiamo ancora raggiunto questo scopo, abbiamo il desiderio di conseguirlo. E anche questo deve essere apprezzato da noi, poiché anche se ci troviamo all’inizio del cammino, speriamo davvero di raggiungere questo scopo elevato.

GLOSSARIO semplificato

dei termini studiati al corso

600.000 anime: frammenti dell’unica creazione, dell’anima generale chiamata “Adamo”. E’ una qualità della connessione.

Adam HaRishon: (Adamo) l’anima creata in principio prima della frammentazione. E’ la prima struttura che ha il desiderio di assomigliare al Borè.

Anima: La creatura, il desiderio originale che è stato creato.

Ari: L’abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak, il nome completo è Yitzhak Luria Ashkenazi (1534 – 1572). Il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, il metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore (XVI sec.).

Baal HaSulam: Il secondo nome di Yehuda Leib HaLevi Ashlag (1884 – 1954). L’autore del metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore, l’autore del commentario dello Zohar e tutti i lavori di Ari.

Binà:  la fase 2 della creazione, proprietà di dazione nella creazione.

Borè: significa Creatore e deriva dall’ebraico Bo-re (vieni e vedi-verifica).  Non è qualcosa di cui avere fede, è la forza dell’amore e della dazione.

Chochmà: (Saggezza) è la fase 1 della creazione.

Corpo: (Guf) sono i desideri che eseguono le intenzioni del Rosh del Parzuf.

Correzione: (Tikkun) cambiare l’intenzione del desiderio di ricevere per modificare la percezione della realtà.

Creatura: deriva dalla parola ebraica Nivrà che vuol dire fuori dal grado, cioè che non ha ancora conseguito la realtà spirituale.

Desiderio: il motore sia della vita biologica sia della vita spirituale.

Divinità: desiderio speciale di conseguire la Fonte di tutta la vita.

Egitto: desiderio di ricevere egoistico.

Ein Od Milvado: significa non esiste nulla tranne Lui.

Incarnazione: ciclo che fa l’anima in ogni gradino spirituale, anche nella stessa vita.

Israele: combinazione di 2 parole Yashar-El e significa dritto al Borè. Coloro che hanno il desiderio di conseguire la dazione si chiamano Israele.

Kabbalah: saggezza della ricezione del bene.

Keter: (Corona) detta fase radice, fase zero. E’ l’essenza del Divino, della dazione e dell’amore.

Kli: vaso, desiderio (plurale Kelim).

Luce: il piacere, il conseguimento del desiderio di dare.

Malchut: (Regno) è la quarta e ultima fase dello sviluppo del desiderio di ricevere.

Mitzvah: (precetto, plurale Mitzvot), comandamento. Ogni atto che mi avvicina alla realtà dell’anima di Adam HaRishon. E’ la correzione del cuore.

Mondo spirituale: realtà che è fuori dal nostro mondo e dalla nostra natura.

Nazioni del mondo: sono tutti i desideri comuni.

Neshamà: è l’anima in ebraico.

Olam: significa mondo e deriva dalla parola Alamà (occultamento).

Parlante: è l’Adamo che è in noi, il punto nel cuore

Partzuf: Struttura spirituale che consiste in dieci Sefirot.

Pitcha: in ebraico significa prefazione. E’ l’introduzione alla struttura dei mondi superiori.

Punto nel cuore: un desiderio nuovo per la spiritualità, desiderio di dare.

Rabash: Abbreviazione del Rav Baruch Shalom, nome completo Baruch Shalom HaLevi Ashlag  (1906 – 1991), l’autore del libro “ Shlavey Sulam” (“ I gradini della scala” in ebraico) – una descrizione dettagliata dell’ascesa dell’uomo al mondo Spirituale.

Rashbi: Rabbi Shimon Bar Yochai, l’autore dello Zohar (III sec. A. C. ).

Radice: è il conseguimento finale dei kabbalisti, la sorgente di tutti i conseguimenti. La dazione, il desiderio di dare.

Ramo: è il desiderio di ricevere.

Rosh: è il capo, la testa del Partzuf, dove ci sono le intenzioni.

Santità: (Kedushà) deriva dalla parola Kadosh (distinto e separato dall’ego).

Sefira: (plurale Sefirot) è l’ego corretto ad un certo livello, in un certo modo. Quindi, risplende ed è chiamato Sefirot (che viene dal termine ebraico “sapphire”) luminoso.

Spiritualità: la forza della dazione

Torah: significa luce (dalla parola Horaa che significa “Insegnamenti”, o dalla parola Ohr “Luce”). E’ un testo che esprime le correzioni che bisogna fare nel desiderio di ricevere.

Yud Hey Vav Hey: è il Tetragramma, il nome del Borè. È l’algoritmo, il calco di tutta la creazione.

Zeir Anpin: (Piccolo Volto) è la fase 3 della creazione, ricevere al fine di dare, è una struttura spirituale già realizzata ma in forma piccola, non consapevole.

Zohar: libro dello splendore. E’ un testo fondamentale per la saggezza della Kabbalah, scritto da 10 kabbalisti che hanno conseguito pienamente questa saggezza.

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