“Trovò un uomo che si era perso nel campo e gli chiese che vuoi? Egli disse: cerco i miei fratelli, mi dici dove stanno pascolando?” (e si sedette).
Con “l’uomo perso nel campo” si intende il posto da cui cresce il grano per sostenere il mondo.
Il lavoro del campo è arare, seminare, mietere e su questo è detto “Coloro che seminano piangendo mietono con gioia”. Questo si chiama “il campo che ha benedetto il Creatore”.
Quando l’uomo si perde nel campo, ha spiegato Baal Ha Turim, è il discernimento di uomo che si allontana dal percorso della ragione, ciòè, che non sa la giusta strada che porta al posto dove dovrebbe arrivare, come è detto “un asino vagante nel campo”. Ed arriva ad uno stato in cui pensa che non arriverà mai allo scopo che vorrebbe raggiungere.
“E chiese all’uomo, che vuoi?” che vuol dire: in cosa posso aiutarti? .”Egli disse, cerco i miei fratelli” significa che attraverso il patto the egli e i suoi fratelli, ovvero, attraverso l’essere nel gruppo dove c’è l’amore degli amici allora egli potrà risalire il percorso che va alla casa del Creatore.
Questo percorso è chiamato “il percorso della dazione” e, in questo mondo, è contro la nostra natura; quindi, per poter arrivare, non c’è un altro modo che l’amore degli amici, attraverso il quale ognuno può aiutare il suo amico.
“e gli disse, sono andati via da quì” Rashi ha interpretato che si sono allontanati dalla fratellanza, vuol dire che non vogliono unirsi con lui. Questo alla fine ha portato alla Galut (diaspora) del popolo di Israele in Mizraim (Egitto); e per uscire dall’Egitto dobbiamo accettare di entrare nel gruppo che vuol essere nell’amore degli amici; attraverso il quale riusciremo ad uscire dall’Egitto e ricevere la Torah.