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Passi selezionati dalle Fonti sul tema delle decine

Congresso Internazionale di Kabbalah 2016 – materiale di preparazione.

 

Dovunque ci siano dieci uomini, c’è posto per la presenza della divinità. I saggi della Mishna dissero nei loro insegnamenti (Avot 3) “Quando Dieci siedono insieme per studiare la Torah, la divinità abita in mezzo a loro “, cosi “ questo è tutto l’uomo “… come è scritto “Io dimoro in mezzo all’assemblea di Israele” esattamente li dove sono impegnati nella Torah e nelle Mitzvot.

(Il Libro di Tanya, Igeret Kodesh, Chapter 23)


Israele non sarà riscattato dal dolore, e non a causa della schiavitù, e non a causa della loro agitazione o follia, non per la frantumazione, non per la mancanza di cibo, ma piuttosto da dieci uomini seduti insieme, e ognuno di loro legge e studia insieme ai suoi amici.La loro voce sarà ascoltata, cosi è scritto (Obadia 1) “sul Monte Zion ci sarà un resto e là ci sarà la divinità.

(Rabbi Eliahu Zuta, chapter 14)


E Rabbi Shimon Bar Yochai stava rivelando i segreti della Torah mentre gli amici erano in ascolto della sua voce, e in collegamento con lui in questa connessione, e ognuno rispondeva con la sua parte.

Ramchal, Adir BaMarom (The Mighty One on High. 24)


E’ scritto “il Sinedrio era (insediato) come un Goren, nel centro del cerchio, cosi anche loro saranno reciprocamente”, dalla mancanza di Ahava (Amore) è che loro dovrebbero vedersi gli uni gli altri, che nessuna volontà sarà in grado di tollerare il non essere in grado di vedere il suo amico, da quando loro sono capaci di vedersi reciprocamente e di accettarsi gli uni gli altri e ognuno verrà illuminato dal pensiero dell’amico, perché dentro di ognuno c’è un buon punto che è lo stato di Tzadik (giusto), lo stato di Mosè, verso il suo amico. Quindi, dal “vedere” la mente si illumina, e la base del sostentamento tra Israele è la pace e l’amore tra loro, che è lo stato di “vedendo l’un l’altro” … e questa è l’essenza di quanto dicono i nostri saggi, “connessione o morte”, poiché l’essenza del sostentamento viene dall’amore degli amici … quando non c’è amore, ma piuttosto separazione è impossibile ricevere il nutrimento, che è lo “stato di morte” … dalla separazione tra gli amici viene lo stato di morte.

Likutei Halachot (Collection of Laws), The Law of Hoda’a, 6


Lo scopo principale del gruppo è di essere uniti come uno, e cosi tutte le loro richieste saranno dirette verso un unico obiettivo, rivelare il Creatore, cosi “ in ciascuna DECINA abita la Shechinah”. E sicuramente, quando ci sono molte decine c’è una maggiore rivelazione della Shechinah (Divinità), e ognuno si unisce al suo amico e sarà più piccolo ai suoi occhi, e desidera sentire qualcosa dall’amico, come servire il Creatore e come trovare il Creatore e cosi devono essere tutti. Quindi, quando l’intenzione del gruppo è questa, poi naturalmente … il Creatore si avvicina a loro … e il bene Chasadim (misericordia) sono rivelate e disegnate per l’assemblea di Israele.

Maor VaShemesh, Parashat Vayechi

GLOSSARIO semplificato

dei termini studiati al corso

600.000 anime: frammenti dell’unica creazione, dell’anima generale chiamata “Adamo”. E’ una qualità della connessione.

Adam HaRishon: (Adamo) l’anima creata in principio prima della frammentazione. E’ la prima struttura che ha il desiderio di assomigliare al Borè.

Anima: La creatura, il desiderio originale che è stato creato.

Ari: L’abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak, il nome completo è Yitzhak Luria Ashkenazi (1534 – 1572). Il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, il metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore (XVI sec.).

Baal HaSulam: Il secondo nome di Yehuda Leib HaLevi Ashlag (1884 – 1954). L’autore del metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore, l’autore del commentario dello Zohar e tutti i lavori di Ari.

Binà:  la fase 2 della creazione, proprietà di dazione nella creazione.

Borè: significa Creatore e deriva dall’ebraico Bo-re (vieni e vedi-verifica).  Non è qualcosa di cui avere fede, è la forza dell’amore e della dazione.

Chochmà: (Saggezza) è la fase 1 della creazione.

Corpo: (Guf) sono i desideri che eseguono le intenzioni del Rosh del Parzuf.

Correzione: (Tikkun) cambiare l’intenzione del desiderio di ricevere per modificare la percezione della realtà.

Creatura: deriva dalla parola ebraica Nivrà che vuol dire fuori dal grado, cioè che non ha ancora conseguito la realtà spirituale.

Desiderio: il motore sia della vita biologica sia della vita spirituale.

Divinità: desiderio speciale di conseguire la Fonte di tutta la vita.

Egitto: desiderio di ricevere egoistico.

Ein Od Milvado: significa non esiste nulla tranne Lui.

Incarnazione: ciclo che fa l’anima in ogni gradino spirituale, anche nella stessa vita.

Israele: combinazione di 2 parole Yashar-El e significa dritto al Borè. Coloro che hanno il desiderio di conseguire la dazione si chiamano Israele.

Kabbalah: saggezza della ricezione del bene.

Keter: (Corona) detta fase radice, fase zero. E’ l’essenza del Divino, della dazione e dell’amore.

Kli: vaso, desiderio (plurale Kelim).

Luce: il piacere, il conseguimento del desiderio di dare.

Malchut: (Regno) è la quarta e ultima fase dello sviluppo del desiderio di ricevere.

Mitzvah: (precetto, plurale Mitzvot), comandamento. Ogni atto che mi avvicina alla realtà dell’anima di Adam HaRishon. E’ la correzione del cuore.

Mondo spirituale: realtà che è fuori dal nostro mondo e dalla nostra natura.

Nazioni del mondo: sono tutti i desideri comuni.

Neshamà: è l’anima in ebraico.

Olam: significa mondo e deriva dalla parola Alamà (occultamento).

Parlante: è l’Adamo che è in noi, il punto nel cuore

Partzuf: Struttura spirituale che consiste in dieci Sefirot.

Pitcha: in ebraico significa prefazione. E’ l’introduzione alla struttura dei mondi superiori.

Punto nel cuore: un desiderio nuovo per la spiritualità, desiderio di dare.

Rabash: Abbreviazione del Rav Baruch Shalom, nome completo Baruch Shalom HaLevi Ashlag  (1906 – 1991), l’autore del libro “ Shlavey Sulam” (“ I gradini della scala” in ebraico) – una descrizione dettagliata dell’ascesa dell’uomo al mondo Spirituale.

Rashbi: Rabbi Shimon Bar Yochai, l’autore dello Zohar (III sec. A. C. ).

Radice: è il conseguimento finale dei kabbalisti, la sorgente di tutti i conseguimenti. La dazione, il desiderio di dare.

Ramo: è il desiderio di ricevere.

Rosh: è il capo, la testa del Partzuf, dove ci sono le intenzioni.

Santità: (Kedushà) deriva dalla parola Kadosh (distinto e separato dall’ego).

Sefira: (plurale Sefirot) è l’ego corretto ad un certo livello, in un certo modo. Quindi, risplende ed è chiamato Sefirot (che viene dal termine ebraico “sapphire”) luminoso.

Spiritualità: la forza della dazione

Torah: significa luce (dalla parola Horaa che significa “Insegnamenti”, o dalla parola Ohr “Luce”). E’ un testo che esprime le correzioni che bisogna fare nel desiderio di ricevere.

Yud Hey Vav Hey: è il Tetragramma, il nome del Borè. È l’algoritmo, il calco di tutta la creazione.

Zeir Anpin: (Piccolo Volto) è la fase 3 della creazione, ricevere al fine di dare, è una struttura spirituale già realizzata ma in forma piccola, non consapevole.

Zohar: libro dello splendore. E’ un testo fondamentale per la saggezza della Kabbalah, scritto da 10 kabbalisti che hanno conseguito pienamente questa saggezza.

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