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La Prova che la Nostra Generazione è già I Giorni del Messia

La nostra generazione è la generazione dei giorni del Messia. Per questo ci è stata concessa la redenzione della nostra terra sacra dalle mani dei forestieri. Siamo stati anche ricompensati con la rivelazione de Il Libro dello Zohar, che è l’inizio della realizzazione del versetto: “E non insegneranno più ognuno al proprio vicino ed ognuno al proprio fratello, dicendo ‘Conosci il Signore’, poiché tutti Mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro (Geremia 31)”.

“Discorso per il Completamento de Lo Zohar”, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam)

E questa è una prova chiara che la nostra generazione è giunta ai giorni del Messia. Possiamo vedere che tutte le interpretazioni de Il Libro dello Zohar prima della nostra, non hanno chiarito più del dieci percento dei passaggi difficili de Lo Zohar. E per quel poco che hanno chiarito, le loro parole usate per farlo sono astruse quasi quanto le parole de Lo Zohar stesso.

Ma nella nostra generazione siamo stati ricompensati con il Commentario Sulam (La Scala), il quale è un’interpretazione completa di tutte le parole de Lo Zohar. Inoltre, non solo non lascia poco chiaro un singolo fatto dell’intero Zohar senza interpretarlo, ma i chiarimenti sono basati su analisi dirette, che qualsiasi studente di livello intermedio può comprendere. E dato che Lo Zohar è apparso nella nostra generazione, questa è la prova lampante che ci troviamo già nei giorni del Messia, all’emergere di quella generazione della quale fu detto: “Poiché la terra sarà piena della conoscenza del Signore”.

“Discorso per il Completamento de Lo Zohar”, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam)

E chi meglio di me sa che non sono per nulla meritevole di essere nemmeno un messaggero ed uno scrivano per dischiudere tali segreti, e tantomeno di comprenderli realmente. E perché il Creatore mi ha fatto questo? Solo perché questa generazione ne è meritevole, poiché è l’ultima generazione che si trova alla soglia della completa redenzione. E per questa ragione essa merita di cominciare a sentire la voce dello Shofar del Messia, la quale è la rivelazione dei segreti, come è stato spiegato.

“Lo Shofar del Messia”, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam)

Sono felice di essere nato in una tale generazione, nel periodo in cui è permesso rivelare la saggezza della verità. E dovresti chiedere: “Come faccio a sapere che è permesso?”, ti risponderò che a me è stato permesso. Sino ad ora non sono stati ancora rivelati ad alcun saggio i modi con cui è possibile impegnarsi pubblicamente e spiegare pienamente ogni parola. Questo è ciò che il Creatore mi ha dato nella misura più completa. Lo consideriamo non come dipendente dalla grandezza del saggio, ma dipendente dallo stato della generazione, come dissero i nostri saggi: “Il piccolo Samuele era meritevole, ecc., ma la sua generazione non lo era”. Per questo ho affermato che il mio essere ricompensato col modo di rivelare la saggezza dipende della mia generazione.

“L’insegnamento della Kabbalah e la sua Essenza”, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam)

Poiché l’intera saggezza della Kabbalah parla della rivelazione del Creatore, naturalmente, non c’è nessuno insegnamento più efficace per il suo compito. I Kabbalisti puntavano a questo, ovvero, ad organizzarla in modo che fosse adatta allo studio. E così la appresero sino al tempo dell’occultamento (fu accordato di nasconderla per una certa ragione). Tuttavia questo accadde solo per un certo periodo e non per sempre, come è scritto ne Lo Zohar: “Questa saggezza è destinata ad essere rivelata alla fine dei giorni, persino ai bambini”.

“L’insegnamento della Kabbalah e la sua Essenza”, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam)

Ho trovato scritto che il suddetto decreto, di non dedicarsi apertamente alla saggezza della verità, era solo per un periodo, sino alla fine dell’anno 1490. Da quel momento in poi essa sarà chiamata “L’ultima generazione”, la sentenza è stata sollevata ed è stato accordato il permesso di dedicarsi a Il Libro dello Zohar. E dall’anno 1540 è diventato degno di lode impegnarsi in pubblico, piccolo o grande, come è detto ne “Il Pastore Fedele”. E non dobbiamo essere negligenti, poiché è in virtù di questo che giungerà il Re Messia, e non per altre virtù.

Introduzione al libro Ohr HaChama (Luce del Sole), Rabbi Avraham Ben Mordechai Azulai

A Rashbi e alla sua generazione, gli autori de Il Libro dello Zohar, furono concessi tutti i 125 livelli in completezza, anche se era prima dei giorni del Messia. Fu detto di lui e dei suoi discepoli: “Un saggio è preferibile ad un profeta”. Dunque, spesso troviamo ne Lo Zohar che non ci sarà un’altra generazione come quella di Rashbi sino alla generazione del Re Messia. Per questo motivo la sua composizione ebbe un tale impatto sul mondo, poiché i segreti della Torah che conteneva, occupano il livello di tutti i 125 livelli.

Quindi ne Lo Zohar è detto che Il Libro dello Zohar sarà rivelato solo alla Fine dei Giorni, durante i giorni del Messia. Questo perché abbiamo già detto che se i livelli degli studenti non sono nella piena misura del livello dell’autore, non comprenderanno le sue indicazioni, poiché non hanno un conseguimento comune.

E poiché il livello degli autori de Lo Zohar è il livello completo dei 125 livelli, essi non possono essere conseguiti prima dei giorni del Messia. Ne consegue che non ci sarà un conseguimento comune con gli autori de Lo Zohar nelle generazioni che precedono i giorni del Messia. Quindi Lo Zohar non poteva essere rivelato prima della generazione del Messia.

“Discorso per il Completamento de Lo Zohar”, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam)

Fidati e sappi, fratello mio, che le generazioni precedenti ed i giorni iniziali, quelli del quinto millennio, non sono come queste generazioni e questi giorni. In quei giorni i cancelli della saggezza erano chiusi e serrati.  Quindi i Kabbalisti erano solo in pochi.

Non è così nel sesto millennio, nel quale i cancelli delle Luci, i cancelli della Misericordia, sono stati aperti, poiché è vicino alla fine dei giorni. Adesso è una gioia della Mitzva (buona azione) e una grande contentezza agli occhi del Creatore di rendere la gloria del Suo Regno conosciuta per sempre. Proprio in questo periodo sono stati stampati i sacri scritti dell’ARI Luria, il ché ci ha aperto i cancelli della Luce che fin dai tempi antichi erano stati sigillati e serrati con migliaia di lucchetti, e tutte le sue parole sono parole del Dio vivente, basate sul Profeta Elia, con la cui autorizzazione ha rivelato quello che ha rivelato. Quindi adesso non ci sono ostacoli o pericoli dinnanzi a noi, così come per il manifestato.

Sefer HaBrit [Il Libro del Patto] Parte 2, Saggio n. 12, Capitolo 5, Rabbi Pinchas Eliahu Ben-Meir

E quando i giorni del Messia sono vicini, anche i bambini nel mondo sono destinati a scoprire i segreti della saggezza e a conoscere in essi i calcoli della redenzione, e a quel tempo sarà rivelata a tutti.

Sulam [La Scala] Commentario a Il Libro de lo Zohar, Porzione Vayera, paragrafo 460, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam)

GLOSSARIO semplificato

dei termini studiati al corso

600.000 anime: frammenti dell’unica creazione, dell’anima generale chiamata “Adamo”. E’ una qualità della connessione.

Adam HaRishon: (Adamo) l’anima creata in principio prima della frammentazione. E’ la prima struttura che ha il desiderio di assomigliare al Borè.

Anima: La creatura, il desiderio originale che è stato creato.

Ari: L’abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak, il nome completo è Yitzhak Luria Ashkenazi (1534 – 1572). Il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, il metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore (XVI sec.).

Baal HaSulam: Il secondo nome di Yehuda Leib HaLevi Ashlag (1884 – 1954). L’autore del metodo moderno per il raggiungimento del Mondo Superiore, l’autore del commentario dello Zohar e tutti i lavori di Ari.

Binà:  la fase 2 della creazione, proprietà di dazione nella creazione.

Borè: significa Creatore e deriva dall’ebraico Bo-re (vieni e vedi-verifica).  Non è qualcosa di cui avere fede, è la forza dell’amore e della dazione.

Chochmà: (Saggezza) è la fase 1 della creazione.

Corpo: (Guf) sono i desideri che eseguono le intenzioni del Rosh del Parzuf.

Correzione: (Tikkun) cambiare l’intenzione del desiderio di ricevere per modificare la percezione della realtà.

Creatura: deriva dalla parola ebraica Nivrà che vuol dire fuori dal grado, cioè che non ha ancora conseguito la realtà spirituale.

Desiderio: il motore sia della vita biologica sia della vita spirituale.

Divinità: desiderio speciale di conseguire la Fonte di tutta la vita.

Egitto: desiderio di ricevere egoistico.

Ein Od Milvado: significa non esiste nulla tranne Lui.

Incarnazione: ciclo che fa l’anima in ogni gradino spirituale, anche nella stessa vita.

Israele: combinazione di 2 parole Yashar-El e significa dritto al Borè. Coloro che hanno il desiderio di conseguire la dazione si chiamano Israele.

Kabbalah: saggezza della ricezione del bene.

Keter: (Corona) detta fase radice, fase zero. E’ l’essenza del Divino, della dazione e dell’amore.

Kli: vaso, desiderio (plurale Kelim).

Luce: il piacere, il conseguimento del desiderio di dare.

Malchut: (Regno) è la quarta e ultima fase dello sviluppo del desiderio di ricevere.

Mitzvah: (precetto, plurale Mitzvot), comandamento. Ogni atto che mi avvicina alla realtà dell’anima di Adam HaRishon. E’ la correzione del cuore.

Mondo spirituale: realtà che è fuori dal nostro mondo e dalla nostra natura.

Nazioni del mondo: sono tutti i desideri comuni.

Neshamà: è l’anima in ebraico.

Olam: significa mondo e deriva dalla parola Alamà (occultamento).

Parlante: è l’Adamo che è in noi, il punto nel cuore

Partzuf: Struttura spirituale che consiste in dieci Sefirot.

Pitcha: in ebraico significa prefazione. E’ l’introduzione alla struttura dei mondi superiori.

Punto nel cuore: un desiderio nuovo per la spiritualità, desiderio di dare.

Rabash: Abbreviazione del Rav Baruch Shalom, nome completo Baruch Shalom HaLevi Ashlag  (1906 – 1991), l’autore del libro “ Shlavey Sulam” (“ I gradini della scala” in ebraico) – una descrizione dettagliata dell’ascesa dell’uomo al mondo Spirituale.

Rashbi: Rabbi Shimon Bar Yochai, l’autore dello Zohar (III sec. A. C. ).

Radice: è il conseguimento finale dei kabbalisti, la sorgente di tutti i conseguimenti. La dazione, il desiderio di dare.

Ramo: è il desiderio di ricevere.

Rosh: è il capo, la testa del Partzuf, dove ci sono le intenzioni.

Santità: (Kedushà) deriva dalla parola Kadosh (distinto e separato dall’ego).

Sefira: (plurale Sefirot) è l’ego corretto ad un certo livello, in un certo modo. Quindi, risplende ed è chiamato Sefirot (che viene dal termine ebraico “sapphire”) luminoso.

Spiritualità: la forza della dazione

Torah: significa luce (dalla parola Horaa che significa “Insegnamenti”, o dalla parola Ohr “Luce”). E’ un testo che esprime le correzioni che bisogna fare nel desiderio di ricevere.

Yud Hey Vav Hey: è il Tetragramma, il nome del Borè. È l’algoritmo, il calco di tutta la creazione.

Zeir Anpin: (Piccolo Volto) è la fase 3 della creazione, ricevere al fine di dare, è una struttura spirituale già realizzata ma in forma piccola, non consapevole.

Zohar: libro dello splendore. E’ un testo fondamentale per la saggezza della Kabbalah, scritto da 10 kabbalisti che hanno conseguito pienamente questa saggezza.

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